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Rieti, allenatore di basket schiaffeggia una sua giocatrice per un tiro che non va a canestro

L'episodio è avvenuto ieri, 22 maggio, durante la sfida tra Basket Roma e Panthers Roseto

Rieti: l’allenatore della Basket Roma, Luciano Bongiorno, 51 anni, durante la partita di basket contro la Panthers Roseto ieri, 22 maggio, disputata presso il locale Pala Sojourner, ha letteralmente dato di matto ed ha schiaffeggiato una propria giocatrice di appena 17 anni per un tiro non andato a canestro.

L’episodio è avvenuto ieri, 22 maggio, durante la sfida tra Basket Roma e Panthers Roseto

Ha letteralmente perso le staffe, verso la fine del secondo quarto di gioco: grida, improperi, e quando ha avuto la sua atleta a tiro, le ha rifilato un violentissimo schiaffo dietro la nuca. La giocatrice, sorpresa, non ha reagito, ma la gravità del gesto resta, in tutta la sua interezza.

Non è assolutamente giustificabile una aggressione di questo tipo, neppure considerando l’alta posta sportiva in palio, dato che la vincitrice del match avrebbe avuto accesso alle fasi finali nazionali valevoli per la promozione in serie A2. La tensione è salita alle stelle, è il coach si è contraddistinto per questo gesto inqualificabile.

A difesa della giovanissima cestista si è subito schierata l’associazione “Differenza Donna”, che per bocca della sua presidentessa Elisa Ercoli censura l’azione dell’allenatore: “Per noi è chiaro che questo gesto non rappresenti lo sport come momento di crescita, si tratta di pura violenza”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, rincarando la dose, si pone Luisa Rizzitelli, presidentessa di Assist – associazione nazionale atlete: “Questa è una pessima pagina di sport, ci aguriamo che vengano presi subito dei provvedimenti esemplari, quello dell’allenatore è un comportamento vergognoso ed inaccettabile”.

Anche la massima federazione di categoria, la FIP – Federazione Italiana Pallacanestro – per bocca del presidente Giovanni Petrucci si allinea nel condannare il trainer: “La violenza è esecrabile e non appartiene al nostro sport e alla nostra cultura. Condanniamo senza esitazione l’accaduto: schiaffeggiare una propria atleta non è mai giustificabile e non appartiene allo sport e alla pallacanestro. Ho immediatamente attivato la Procura Federale.”

La Basket Roma, oltretutto, non le manda a dire al proprio tesserato, ed in proposito ha diramato un comunicato ufficiale, prendendo fermamente posizione: “In merito a quanto accaduto durante l’incontro di serie B femminile tra Basket Roma e Panthers Roseto, la società Basket Roma considera che il gesto del proprio allenatore sia deplorevole e non fa parte minimamente del modo di educare e allenare tutti i nostri ragazzi e si scusa per quanto avvenuto, in primo luogo con l’atleta e la sua famiglia, dei quali chiediamo di rispettare la privacy”.

Per ultimo, arrivano le scuse dell’allenatore in questione, Luciano Bongiorno, che si è così espresso: “Sono stato protagonista di un episodio spiacevole e mi scuso per questo. Conosco la ragazza in questione da quando aveva 6 anni e sono entrato in campo a gioco fermo per darle la carica, certamente con troppa violenza e compiendo un gesto che appare diverso da quello che è, ossia una pacca sulla coda dei capelli. Non volevo fare altro, non era mia intenzione colpirla in nessun modo”.

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