Sigilli per quattro giorni per il Piper, uno dei disco club più famosi d’Italia e simbolo storico della movida romana. I carabinieri della compagnia Parioli nella mattinata di oggi, mercoledì 18 maggio, hanno notificato al titolare un provvedimento di chiusura per quattro giorni per il locale notturno in via Tagliamento.
Il provvedimento sarebbe scaturito, in particolare, dopo un episodio di aggressione da parte di un buttafuori a un quindicenne, entrato al Piper, una sera di aprile, con un documento che poi si è rivelato falso.
Uno schiaffo che avrebbe provocato un trauma cranico al minorenne diagnosticato con una prognosi di trenta giorni.
Da qui l’emissione di un decreto di sospensione provvisoria dell’attività. E così oggi una pattuglia di carabinieri si è recata di fronte all’ingresso del Piper per apporre i sigilli sulla porta rossa del locale, costretta ora a una chiusura forzata per il week end.
“Non comprendiamo il provvedimento – ha commentato il patron Marco Bornigia con Canaledieci – Si è trattato di un caso isolato. E noi, come risposta immediata, il giorno dopo abbiamo rescisso subito il contratto con l’agenzia che garantiva la sicurezza. Il locale non ha nessuna responsabilità diretta”.
La madre del quindicenne schiaffeggiato da uno dei buttafuori in servizio quella sera al Piper – era la notte del 29 aprile – aveva denunciato l’episodio proprio ai carabinieri della compagnia Parioli. Da qui per l’addetto alla vigilanza l’iscrizione nel registro degli indagati della procura di Roma per lesioni gravi.
Nel provvedimento firmato dal Questore di Roma, in qualità di autorità provinciale di pubblica sicurezza, su proposta dei carabinieri, si contestano, però, anche altri episodi minori di liti tra clienti anche dentro il locale, oltre che nelle vicinanze.
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