Il 46enne è stato arrestato a Roma. Sorpreso mentre vendeva anabolizzanti e steroidi in strada
Nascondeva nella casa di Ladispoli spolette, proiettili, una bomba a mano e tre fucili. La Polizia ha arrestato un 46 enne. Fermato a Roma mentre vendeva illegalmente anabolizzanti e steroidi sul lungotevere Raffaello Sanzio.
La Polizia ha arrestato due persone accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi.
Si tratta di uomo di 46 anni e una donna di 23, sorpresi dagli agenti del I° Distretto Trevi Campo Marzio sul lungotevere Raffaello Sanzio mentre vendevano illegalmente alcun farmaci, tra alcuni steroidi e anabolizzanti, a un “cliente”.
L’uomo ha raccontato agli agenti di aver concordato l’acquisto telefonicamente, come aveva già fatto in passato.
I poliziotti hanno perquisito le relative abitazioni ed in quella del 46enne, domiciliato a Ladispoli, oltre ad altri farmaci della stessa specie, hanno rinvenuto dei residuati bellici quali spolette, proiettili di artiglieria, una bomba a mano nonché tre fucili e vario munizionamento.
Entrambi, lui 46enne e lei 23enne, sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti mentre l’uomo anche per la detenzione di armi; il giorno successivo, il Giudice del Tribunale di Roma, dopo aver convalidato l’operato della PG, ha disposto per il 46enne la misura del divieto di dimora nel comune di Roma.
L’uomo, oltre alla dose che aveva appena venduto, aveva con se circa 10 grammi dello stesso stupefacente. Nella sua abitazione sono stati trovati invece un bilancio di precisione, dell’hashish ed altra cocaina. L’arresto è stato poi convalidato dal Giudice del Tribunale di Roma.
In via Giolitti, gli investigatori del commissariato Esquilino hanno arrestato un 20enne che, usando come “base” la sua auto, vendeva cocaina hashish e marijuana; tra l’auto e l’abitazione, sita a pochi metri dal luogo in cui l’uomo è stato fermato, sono stati sequestrati più di 2 etti di stupefacenti.
Al termine dell’udienza di convalida, il Giudice del Tribunale di Roma ha imposto al giovane l’obbligo di dimora in un comune del pontino ove risiede.
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