Picchia la compagna e la rincorre fuori dal campo rom: per evitare l'arresto aggredisce i vigili con una bottiglia rotta
Ha picchiato la compagna più volte, con calci e pugni, per poi riservarle il solito avvertimento: “Se urli o chiedi aiuto sarà peggio”. Stremata dalle botte e dalla paura una 27 bosniaca, ieri sera, 12 maggio, è scappata dal campo rom di via Salviati mentre il compagno la rincorreva minacciandola di morte.
Gli agenti di una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale nei paraggi istintivamente si si sono divisi compiti: chi ha arrestato l’uomo, un cittadino bosniaco di 28 anni e chi ne ha soccorso la compagna.
La donna di 27 anni, ferita e sotto shock, è uscita di corsa dal campo, dirigendosi verso una pattuglia dell’Unità della SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), in servizio di vigilanza nell’area circostante.
Fornito aiuto immediato alla 27enne, i caschi bianchi, diretti dal vice comandante Stefano Napoli, hanno inseguito l’aggressore che, dopo aver minacciato e provato a colpire gli operanti, attraverso l’utilizzo di una bottiglia rotta e un oggetto di ferro, ha tentato la fuga.
Sopraggiunta nel frattempo anche una pattuglia del GSSU, l’uomo è stato bloccato e tratto in arresto.
Per il compagno violento è stata disposta la traduzione in carcere in attesa di processo, mentre per la donna, accompagnata per le cure del caso presso il Policlinico Casilino, è stata attivata la procedura del “Codice Rosso” a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
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