Sgomberata la favelas nel cuore della Riserva di Monte Mario, a un passo dalla città giudiziaria. Le operazioni per liberare l’area occupata abusivamente da anni, nonostante i ripetuti sgomberi, sono partite nella mattinata di oggi, martedì 3 maggio, ma ci vorranno giorni per completare le operazioni di demolizione delle baracche e di rimozione dei rifiuti.
L’intervento, pianificato dalla Prefettura di Roma, è stato portato avanti dalla Polizia Locale di Roma Capitale, con gli agenti dell’ Unità SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale) e il I Gruppo “Prati”, con la collaborazione della Polizia di Stato.
Sono stati individuati tre piccoli insediamenti costituiti da 9 baracche e una tenda, per i quali sono state avviate le opere di abbattimento.
Nell’area, però, in maniera diffusa, ci sono quintali di rifiuti accatastati o gettati alla rinfusa, alimentati dai senzatetto che si sono avvicendati negli anni ma anche dai romani che buttano sacchi di rifiuti.
Già iniziate, da parte di Ama, le opere per ripulire il sito dagli oltre 100 metri cubi di masserizie e rifiuti presenti.
Solo al termine della rimozione di tutto il materiale, per la quale ci vorranno diversi giorni di lavoro, sarà possibile procedere alla bonifica dell’area con la riconsegna all’ente Roma Natura, gestore delle aree naturali e protette del territorio capitolino, presente questa mattina alle operazioni.
Nel corso dell’intervento nella favelas, i caschi bianchi hanno identificato due occupanti, un uomo e una donna di nazionalità romena, e li hanno denunciati all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva e per danneggiamento di area naturale protetta.
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