La gestante Adriana Tanoni morta per covid, il pm archivia il caso. La reazione del legale

Il pm ha archiviato il procedimento penale legato al caso di Adriana Tanoni. L'avvocato della famiglia non ci sta e farà richiesta di opposizione

adriana tanoni procura

Il pm ha archiviato il procedimento penale legato al caso di Adriana Tanoni. La donna di 28 anni di Aprilia morta di Covid dopo il parto nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 2022 al policlinico Umberto I. La Procura di Roma aveva aperto un’inchiesta (leggi qui), per indagare sull’assistenza fornita alla 28enne dai medici dei vari ospedali in cui la donna si era recata dicendo di non sentirsi bene, ma sempre rimandata a casa.

Il pm ha archiviato il procedimento penale legato al caso di Adriana Tanoni. L’avvocato della famiglia farà richiesta di opposizione

La notizia dell’archiviazione del caso è stata divulgata dall’avvocato legale della famiglia Sebastiano Russo che contattato telefonicamente ha affermato: “Ho parlato con il pm Polidori che ha presentato la richiesta di archiviazione. Nonostante la mole di informazioni ricevute, i consulenti incaricati dal Pubblico Ministero ritengono che medici abbiano agito correttamente. Sostanzialmente Adriana doveva farsi curare prima. In particolare il medico legale De Giorgio ha sostenuto che procedimento penale fosse da archiviare”.

Ovviamente l’avvocato non si arrende e promette battaglia: “Abbiamo richiesto con urgenza la copia degli atti. Appena notificata la richiesta di archiviazione, faremo richiesta di opposizione all’archiviazione. Nel giorno dell’udienza porterò tutta la famiglia in aula dove chi di dovere dovrà dare loro delle spiegazioni (leggi qui). I tempi dell’iter burocratico sono lunghi, farò di tutto per accelerare”.

Con l’opposizione alla richiesta di archiviazione, si chiede la prosecuzione delle indagini preliminari indicando, a pena di inammissibilità, l’oggetto della investigazione suppletiva e i relativi elementi di prova.

La storia di Adriana Tanoni

il 27 dicembre la giovane donna incinta, già mamma di una bambina di due anni e mezzo, manifesta i primi sintomi Covid, a seguito dei quali, fa il test e risulta positiva. Il 3 gennaio Adriana Tanoni, stava già così male che ha fatto il giro degli ospedali di Roma. Si reca prima al Gemelli e poi all’Umberto I, ma non riesce a fermarsi in nessuno dei due ospedali a causa dei tempi di attesa lunghi per ricevere una visita. Finendo poi ad Aprilia. Nei cinque giorni seguenti, ha richiesto e ottenuto per tre volte l’arrivo di ambulanze. Solo al terzo intervento ha ottenuto il ricovero.

In particolare, il 4 gennaio la giovane mamma, chiama un’ambulanza che la trasporta ai Castelli, e qui, come ha raccontato il suo avvocato, le viene negato il ricovero e, come a Roma, le viene detto di attendere all’esterno della struttura nonostante le temperature e la sua condizione. Il giorno successivo, il 5 gennaio, la 28enne chiama di nuovo il 118, i sanitari la raggiungono a casa sua ma la visitano in giardino, nonostante la donna manifestasse febbre e tosse.

Solo il 7 gennaio, la 28enne, viene trasportata all’ospedale di Latina, qui le viene diagnostica una grave polmonite interstiziale confermata dal test molecolare. Il 13 gennaio la situazione precipita e viene eseguito il parto cesareo d’urgenza, la donna da alla luce il suo piccolo che sta bene e non è positivo al covid. Adriana aggravatasi, muore una settimana dopo, nella notte tra il 20 e il 21 gennaio.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Leggi anche: Roma, gestante muore di covid a 28 anni. Salvo il neonato (VIDEO)

Roma, gestante muore di covid a 28 anni. Salvo il neonato (VIDEO)