Roma, torna la rassegna di concerti gratuiti in San Pietro in Vincoli: il programma

Roma, Cappella Musicale Costantina a San Pietro in Vincoli per la rassegna di concerti “L’Organo di Mosè” 

Roma: appuntamento con lo stile barocco nella musica d’organo, con quattro concerti gratuiti che a maggio di quest’anno incanteranno il pubblico all’interno della Basilica di San Pietro in Vincoli, e di fronte alla magnificenza marmorea del Mosé di Michelangelo Buonarroti. Il programma.

Roma, Cappella Musicale Costantina a San Pietro in Vincoli per la rassegna di concerti “L’Organo di Mosè”

Sono quattro appuntamenti da non mancare quelli che ogni mercoledì pomeriggio del mese di maggio, dalle ore 15.30 alle 16.30, richiameranno gli appassionati di musica barocca presso una sede di meraviglioso raccoglimento nell’arte: la Basilica di San Pietro in Vincoli.

In questo tempio dell’arte, sarà Paolo De Matthaeis l’interprete d’eccezione del programma dedicato interamente a Gerolamo Frescobaldi, che suonerà l’organo Alari, costruito nel 1681 ed ampliato da Attilio Priori nel 1881, e posto di fronte al Mosè di Michelangelo, capolavoro del Buonarroti realizzato dallo sculture nell’ambito del complesso statuario concepito quale tomba di Papa Giulio II.

Saranno eseguite in quattro concerti, tutte le toccate dedicate all’organo del secondo libro dell’edizione del 1637, presentate e scelte in gruppi, e con programmi che verranno completati da altre composizioni del Frescobaldi (Ricercari, Balletti, Canzoni, Arie, Bergamasche) e arricchiti dalla tromba di Americo Gorello e dalla voce di Giulia Patruno.

Le Toccate, rappresentano un tipico tentativo tutto barocco e immaginario di produrre improvvisazione musicale, in un’alternanza di momenti in cui il musicista affronta le tastiere dando, come si suol dire, libero sfogo alla fantasia e alla “narrazione” libera di vari episodi. Sono composizioni libere dunque, episodiche e attraversate da una capacità contrappuntistica evoluta, ma pure sempre nello spazio “leggibile” e ben definito del pentagramma.

L’esecuzione si Paolo De Matthaeis sarà una rilettura interessante di quello stile barocco che tradotto potrà provocare emozioni dal sapore attuale, segnato e vissuto dagli accadimenti. “L’uomo del duemila non è quello del 1600; intorno è cambiato tutto – come spiega la nota degli organizzatori”.

Il programma dei pomeriggi musicali

  • Il 4 maggio  – D.Zipoli – Opera Integrale per organo di G. Frescobaldi, dal secondo libro delle toccate (1637) – Toccata I
  • L’11 maggio – G. Frescobaldi – dal secondo libro delle toccate (1637), Toccata II, Toccata III per l’organo da sonarsi alla Levatione; Toccata V sopra i pedali e senza; Toccata IV per l’’organo da sonarsi alla Levatione; Toccata VI
  • Il 18 maggio – G. Frescobaldi – dal secondo libro delle toccate (1637), Toccata VII, Toccata VIII di durezze e ligature, Toccata IX. La Frescobalda – con Giulia Patruno, soprano.
  • il 25 Maggio – G. Frescobaldi – dal secondo libro delle toccate (1637), Toccata X, Toccata XI. Balletti e Ricercari per organo e tromba, Americo Gorello alla tromba.

I concerti sono gratuiti, non serve prenotazione, l’inizio sarà sempre a partire dalle ore 15.30, nella Basilica di San Pietro in Vincoli in Piazza San Pietro in Vincoli, 4.

La Chiesa di San Pietro in vincoli

San Pietro in Vincoli è la basilica che si erge nella omonima piazza del quartiere Monti, tra via Cavour ed il Colosseo. La basilica fu fatta costruire nel 442 d.C.presso le Terme di Tito all’Esquilino. La leggenda narra che Elia Eudocia, madre di Eudossia (moglie dell’imperatore romano d’occidente Valentiniano III) avesse ricevuto in dono in un viaggio in Palestina le catene che avrebbero imprigionato San Pietro.

Consegnatele a papa Leone I, che conservava le catene impiegate dai romani per lo stesso scopo su San Pietro nel Carcere mamertino, queste si sarebbero saldate in modo irreversibile. L’evento diede vita alla decisione di erigere la basilica di San Pietro in Vincoli (in catene, appunto) ed il miracolo della saldatura delle catene che vi sono tuttora conservate è stato a lungo celebrato dai romani il 1° agosto.

La statua del Mosè di Michelangelo Buonarroti

Presente dal 1545, nel transetto di destra della chiesa c’è uno dei più bei capolavori scultorei dell’arte cinquecentesca, il Mosè di Michelangelo. La statua venne scolpita nel 1513 per ornare il monumento funebre che Giulio II aveva commissionato al Buonarroti, fu completata solo alla morte del papa che di fatto è sepolto nella basilica di San Pietro in Vaticano.

L’opera ritrae un maestoso Mosè seduto, con le Tavole della Legge sotto il braccio, mentre con l’altra mano accarezza la sua lunga barba. Nel momento rappresentato, si vede un Mose irato, dopo aver trovato gli israeliti intenti a venerare un vitello d’oro, segno di adorazione di altri dei, e proprio dopo che il Profeta e legislatore, aveva consegnato i Comandamenti sul monte Sinai.

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