Lavori socialmente utili a chi percepisce il Reddito di Cittadinanza: partiti alcuni progetti a Roma, ma nulla nel X Municipio
Ostia: in tanti comuni italiani e in parte della Capitale per i percettori del reddito di cittadinanza, sono partiti alcuni progetti per lo svolgimento di lavori utili alla collettività. Un progresso e obiettivo in piccola parte raggiunto rispetto a quanto pianificato fin dal principio e relativo allo strumento del RdC, ma applicato solo in parte a Roma, visto che non in tutti i Municipi si è ancora organizzati per rendere fluida questa buona prassi.
Un problema che ad esempio vede il X Municipio di Roma senza delle precise risposte, e dove proprio nelle ultime ore alcune forze politiche che vorrebbero una sollecita svolta sull’argomento hanno sollevato alcune polemiche a seguito della bocciatura di una mozione specifica.
Reddito di Cittadinanza si ma ripagato con un dignitoso lavoro, era la regola che si voleva applicare fin all’inizio di questa bella favola italiana, ma che sta cominciando a prendere forma pare solo di recente, in alcuni comuni e solo in parte nella Capitale.
Il perché di questa lacuna un po’ ovunque, non è mai stato veramente chiaro, quando era da sempre evidente invece tutto il vantaggio in termini sociali che ne sarebbe derivato sin dal principio. Anche ora però, che sembra finalmente possibile mettere più o meno a regime una formula che consenta di esprimere in modo completo, una felice intuizione del M5S, questa non sembra di così semplice attuazione.
A sollevarsi a tal proposito, come promotore di un’accelerazione della pratica nel X Municipio di Roma Capitale, e a seguito della bocciatura da parte della maggioranza della mozione che chiedeva di utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza per lavori utili alla collettività, è stato Andrea Bozzi consigliere e capogruppo della Lista Calenda nel parlamentino lidense. Queste le sue motivazioni:
“Evidentemente per la maggioranza di centrosinistra del Municipio X i percettori del reddito di cittadinanza del nostro territorio non devono essere messi in condizione di poter fare lavori utili alla collettività, cosa che sta avvenendo invece in altri municipi di Roma – ha dichiarato Bozzi -. Nei Municipi VII, XV e XIII ad esempio alcuni progetti sono già partiti, con il coinvolgimento del terzo settore, dando dignità a questi cittadini, che reclamano loro stessi di poter essere inseriti in un processi attivi formativi e sociali, come prevede la legge. Siamo senza parole perché la nostra mozione chiedeva semplicemente un impegno del Presidente e della giunta ad attivarsi presso il Sindaco affinché anche nel nostro Municipio si organizzassero finalmente questi progetti. Prima mi hanno chiesto di ritirare il documento e portarlo in Commissione per gli approfondimenti del caso – ha aggiunto – come se una cosa escludesse l’altra o come se un consigliere non avesse il diritto di portare un documento in Consiglio se prima non passa in una commissione e poi si sono astenuti, a differenza del M5S che ha votato a favore. Un modo come un altro per far slittare la questione e non fare nulla”.
Sull’argomento non è di questo avviso il Capogruppo della maggioranza (PD) Maurizio Zeppilli:
“Non è vero che siamo indifferenti – sottolinea Zeppilli – questo tema invece ci sta ovviamente a cuore, sarebbe paradossale il contrario. Perciò lo porteremo all’esame della Commissione Politiche sociali e sarà accompagnato anche da una quanto mai necessaria indagine su quanti progetti e quali enti accreditati sono coinvolti al momento su questo fronte. Sono meccanismi tutt’altro che facili – aggiunge -, però ci auguriamo già nella prossima settimana di verificare fattivamente cosa può fare il X Municipio su questo tema. Una mozione da sola non serve. E’ più importante approfondire il tema e capire cosa sia stato fatto fino ad ora anche su nostro territorio. Per questo vogliamo che la Commissione approfondisca i numeri e sulla base di questi produrremo e faremo votare un documento specifico”