Valanga di prenotazioni per le case vacanza e per i B&B: gli operatori sono ottimistici. Soggiorni più lunghi e in piena autonomia alimentare
Quella del 2023 sarà un’estate da record negli affitti di case vacanze e B&B, anche di quelle di lusso. Nelle città d’arte e nelle località di mare fioccano già le prenotazioni: vince chi riesce ad assicurare la massima autonomia all’ospite, con livelli di comfort superiori alla propria abitazione e prezzi competitivi.
Gli operatori sono praticamente tutti concordi: le case vacanza faranno il pieno di presenze già dalla primavera e si candidano a forma di alloggio preferita dagli italiani e dai turisti stranieri per l’estate. Lo dicono le prenotazioni già confermate sulle principali piattaforme di holiday renting, nonostante il caro prezzi. Ville, chalet e appartamenti, ma anche trulli, dammusi e residenze d’epoca saranno anche quest’anno una tendenza, con soggiorni leggermente più lunghi rispetto al 2021 e al pre-pandemia.
Se le vacanze di Pasqua, il Ponte della Liberazione e il 1° Maggio hanno dato una piacevole riconferma sulla ripresa del turismo, sarà soprattutto l’estate a sancire la forza dello short rent. Già con la pandemia, la domanda per le case-vacanza aveva mostrato un forte incremento, confermandosi il tipo di alloggio preferito in assoluto. È la cosiddetta “staycation”, di cui si sente più parlare da almeno due anni, da quando, di fatto, è iniziata la pandemia che ha impedito molti viaggi all’estero.
Secondo un recente studio condotto da Bookiply, l’88% degli italiani, infatti, cerca destinazioni nazionali. Tra le mete predilette, la Sardegna è sempre la preferita (la sceglie il 14% dei nostri connazionali), seguita dalla Sicilia, complice il clima che in quei mesi è già estivo (13%), dalla Toscana (11%), dalla Puglia (10%) e dal Trentino-Alto Adige (8%), unica meta di montagna. Ma se per la Sardegna non è una grossa sorpresa, lo è per le altre regioni. Basti pensare che, secondo lo studio, le ricerche per Sicilia e Puglia sono più che raddoppiate a febbraio 2022 rispetto a gennaio 2021. Queste due regioni si sono classificate rispettivamente al secondo e quarto posto tra le destinazioni italiane di viaggio più popolari per l’estate 2022.
Da segnalare, poi, l’Abruzzo che, nonostante abbia un numero limitato di proprietà, fa già registrare il tutto esaurito per l’alta stagione. Forse un po’ a sorpresa troviamo anche la Lombardia, che registra a oggi più settimane prenotate rispetto a regioni con maggiore vocazione turistica come la Liguria, la Sardegna e il Lazio.
Sono queste, al momento, le mete più gettonate dai vacanzieri italiani che viaggeranno in media per 6,23 giorni, rispetto ai 5,43 dell’anno passato e ai 5,96 del 2019. La stagione di punta per gli fruitori del Belpaese si conferma come immaginabile l’estate, con un picco di prenotazioni che sfiora gli 8 giorni e riflette la convinzione che fra qualche mese le misure anti-Covid saranno decisamente poco restrittive. Inoltre, la possibilità di cancellare il booking a costo zero fino a poche settimane dalla partenza farà ancora una volta la differenza e i primi ad approfittare dell’offerta di soluzioni in affitto breve saranno tedeschi e olandesi, che a gennaio coprivano circa la metà dei soggiorni prenotati per la primavera.
Anche gli stranieri stanno ricominciando a tornare in Italia e, a differenza dell’anno scorso, poi, quando a farla da padrone era stato il turismo soltanto domestico, i movimenti in ripresa riguarderanno in gran parte gli europei, ma qualcosa tornerà a muoversi anche da Stati Uniti e Medio Oriente, e anche loro preferiscono affittare una casa-vacanza o meglio una villa, magari con piscina, campo da tennis e tutta una serie di comfort di alto livello. Il periodo preferito sembra però essere quello precedente alla classica estate degli italiani – che il più delle volte si concentra nel mese di agosto. Gli stranieri optano, infatti, per i mesi di maggio-giugno.
È quanto risulta dall’Osservatorio Emma Villas, che si occupa di affitti brevi di ville e tenute di pregio. Secondo il suo studio, le prenotazioni per maggio e giugno sono cresciute in maniera esponenziale rispetto agli scorsi anni, addirittura anche al periodo pre-Covid e il 95% delle ville prenotate per questi due mesi sono state prese da turisti stranieri.
Grazie alla diffusione delle case vacanza e dei B&B Ostia sta rivivendo una felice stagione sul piano turistico. La notevolissima riduzione di posti letto alberghieri conseguente alla chiusura delle principali strutture (Airport, Satellite e Belvedere) è stata ampiamente compensata dal fiorire di appartamenti ristrutturati e dotati di ogni comfort posizionati sulle principali piattaforme di booking. “Lo scorso anno – spiegano dal gruppo Fidelis che comprende tre strutture ricettive a Ostia e tre a Roma Termini – si è lavorato con il turismo domestico e, solo sul finale di stagione estiva, con turisti quasi esclusivamente europei. Quest’anno i turisti si sono moltiplicati anche se per l’effetto negativo del conflitto dell’est Europa continuano a mancare gli statunitensi, i cinesi e i russi. Cosa cercano principalmente? Vacanze alternative, fuori dai circuiti canonici. Il non dover sottostare alle regole e agli orari dell’albergo. La possibilità di cucinare, soprattutto per gestire in autonomia le diverse forme di intolleranza alimentare. E, magari, poter completare la vacanza con il mare di Ostia e la movida notturna di Roma”.
Giulia Romana De Rossi