Polone era stato sorpreso con una pistola giocattolo senza tappo rosso al rientro di un incontro di guerra simulata con gli amici
Dai fornelli di Masterchef alle aule di un tribunale. Gabriele Policarpo, detto Polone, il buttafuori di Anzio mago in cucina, è stato condannato oggi, 8 aprile, dal tribunale di Latina per violazione della legge sulle armi.
Il 34enne, divenuto star della tv con ala sua partecipazione a Masterchef 11, qualche anni fa mentre tornava da Roma dopo aver partecipato con un gruppo di Nettuno a un appuntamento di guerra simulata, era stato fermato dai carabinieri ad Aprilia.
Indossava ancora gli abiti militari e l’attrezzatura, tra cui una pistola da softair priva di tappo rosso e quindi vietata. Da qui la denuncia per la violazione della legge sulle armi.
Indagato e poi finito a processo, per Polone è ora arrivata la sentenza, purtroppo per lui, di condanna. Nel palazzo di giustizia è stato riconosciuto e salutato dai fans. Qualcuno ha chiesto un selfie, qualcun altro qualche battuta su consigli di cucina.
La condanna: cinque mesi di reclusione e 800 euro di multa, con sospensione condizionale della pena. La procura aveva chiesto una pena più lieve, quattro mesi.
La presentazione sulla pagina di Masterchef è un ritratto fedele: “Dietro i suoi 194 centimetri di altezza e 49,5 di piede, si nasconde un ragazzo dall’animo buono e gentile. Gabriele, detto Polone, dalle 22 alle 7 è un addetto alla sicurezza, mentre durante il resto del tempo… è “un orso-abbraccia-tutti”.
Quella pistola giocattolo, insomma, era davvero una pistola giocattolo a cui avrà tolto il tappetto rosso per farla sembrare – nel gioco – più veritiera. Ma la legge non ammette sviste.
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