Fiumicino: il pappagallo Mario, star della cittadina portuale

Il pappagallo, di specie Ara, va ghiotto di frutta e noccioline e spesso la gente vuole un selfie o una foto con lui ed il suo proprietario, che stanno diventando celebri in città

il coloratissimo pappagallo Mario assieme al suo proprietaro Paolo Addari, per le strade di Fiumicino

E’ già una “star” della città di Fiumicino, Mario, il pappagallo Ara sempre in giro sulla spalla del proprietario, Paolo Addari, 62 enne ex dipendente per 32 anni alla Mc Donald’s, attualmente disoccupato.

Il pappagallo Mario va ghiotto di frutta e noccioline e spesso la gente vuole un selfie o una foto con lui ed il suo proprietario

Grande appassionato di animali, tanto da avere in casa propria, nella cittadina aeroportuale, Paolo possiede anche due gatti, un cane ed una tartaruga, che hanno familiarizzato con Mario.

La particolarità è che Mario non lascia mai solo il suo padrone, sempre appollaiato al braccio dovunque vada, spesso anche con una pettorina che lo rende riconoscibile, non bastasse il suo folto e coloratissimo  piumaggio. Mario ha raggiunto il massimo splendore e le misure di un pappagallo adulto, essendo ormai “alto” 90 centimetri.

Fiumicino: il pappagallo Mario, star della cittadina portuale 1

Paolo ci racconta la storia del “pennuto” e di come tutto è cominciato: “Purtroppo dopo oltre 30 anni alla Mc Donald’s ho perso il lavoro e percepisco l’indennità di disoccupazione: essendo prossimo al pensionamento mi godo il tempo assieme ai miei cari animali“.

Mario, questo il particolare nome che ho voluto dare al pappagallo, l’ho preso dall’allevamento ‘Lucy’ di Pomezia, circa un anno fa in piena pandemia e da allora siamo sempre insieme e la gente ci riconosce spesso e ci vuole un gran bene. Soprattutto nei fine settimana andiamo in giro dovunque, anche nei luoghi chiusi e siamo sempre ben accolti, solo una volta al centro commerciale Leonardo una guardia giurata mi ha fatto un po’ di storie per la sua presenza, ma poi lo ha fatto passare”.

Foto e selfie con il pappagallo, della specie Ara, si moltiplicano, ed è diventata grande la simbiosi tra Paolo e Mario, che stanno diventando una specie di celebrità cittadine, tanto da essere accolti con gioia ed un certo clamore dovunque vadano.

Riconosco aggiunge Addari che non è una cosa comune girare con un pappagallo sempre accanto, che peraltro parla con accento quasi romanesco e mi chiama ‘papà’, questa è la parola che dice più spesso, oltre a scandire benissimo frasi come ‘Io mi chiamo Mario’, e ‘basta, basta!’ perché ogni tanto Mario fa un po’ di confusione e parla a squarciagola e allora io sono costretto a dirgli di fermarsi”.

Mario è geneticamente destinato ad una lunga vitadato che l’Ara vive tra gli 80 ed i 120 anni – ed è molto legato a Paolo anche per questioni di gola: nelle lunghe passeggiate lo nutre con “Noci, semi, noccioline, pistacchi”. “Tutto ciò che è croccante lo attira, ma va ghiotto anche di semi e frutta, spesso gliela sminuzzo, ma è capace di mangiare, piano piano, anche frutta intera, va pazzo per le meleaggiunge Paolo.

Detto questo – specifica Paolo – “Mario è molto ubbidiente e va d’accordo con tutti gli animali di casa, giusto il mio cane si è un po’ spaventato la prima volta che lo ha visto ma poi è diventato ‘uno di casa’ benvoluto soprattutto dalla mia tartaruga, Cleopatra”.

Il pappagallo è regolarmente registrato alla Forestale e ha un anellino sulla gamba che funge da elemento di riconoscimento, è censito e sono orgoglioso di portarlo spesso con me. Mi fa grande compagnia – conclude il proprietario – ed anche grazie a lui la disoccupazione e la pandemia non mi hanno fatto paura, sto vivendo tutto molto serenamente e penso che questa sia una splendida storia di amore per gli animali, mia grande passione“.

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