Le squadre della Capitale guardano con qualche mese d’anticipo al mercato europeo: i due nomi che interessano sono Kostic e Bourigeaud
La stagione sportiva di Roma e Lazio non è ancora terminata, ma i due club sono già proiettati al prossimo calciomercato. Due i nomi che si intrecciano nelle rispettive trattative: Filip Kostic e Benjamin Bourigeaud.
Giallorossi e biancocelesti dovranno cambiare molto in estate e puntano a bruciare la concorrenza muovendosi in anticipo su alcuni calciatori. Tutto normale, in linea con le logiche del calciomercato, se non fosse che entrambe le squadre hanno posato lo sguardo sugli stessi obiettivi. Il derby sul campo si è appena giocato, quello sul mercato invece potrebbe iniziare a breve.
Con tante operazioni da fare in vista della finestra estiva Roma e Lazio hanno la necessità di muoversi prima, sondando il mercato e scovando potenziali occasioni. Il primo nome finito da tempo nel mirino di Tiago Pinto e Tare è quello di Filip Kostic, esterno offensivo dell’Eintracht Francoforte. Il serbo è ad un solo anno dalla scadenza del contratto e questo ha attirato l’interesse di molti club in Europa. La novità di giornata, rilanciata con forza dalla Francia, riguarda invece Benjamin Bourigeaud, interessante centrocampista del Rennes. Anche per il transalpino la scadenza di contratto nel 2023 rappresenta un’occasione ghiotta che Roma e Lazio sembrerebbero non voler sprecare. Vediamo nel dettaglio i due calciatori: carriera, presenze e caratteristiche.
Chi è Filip Kostic?
Serbo, classe 1992, Filip Kostic rappresenta uno dei pochissimi specialisti della fascia rimasti in circolazione: mancino naturale, predilige la corsia sinistra per arrivare sul fondo e crossare, in parziale controtendenza con l’idea del classico esterno a piede invertito. Inizia la sua carriera in Serbia prima di passare nel 2012 in Olanda al Groningen. In questo periodo riesce a mettersi in mostra attirando l’interesse di vari club tedeschi. Nell’estate del 2014 è lo Stoccarda ad affondare il colpo assicurandosi il giocatore per 6 milioni. Kostic si impone come titolare fin da subito e in due anni raddoppia il suo valore di mercato: l’Amburgo lo acquista nel 2016 per 14 milioni. Nel biennio successivo trova continuità ma fallisce il salto di livello che ci si aspettava viste le sue qualità, così viene prelevato in prestito con diritto di riscatto dall’Eintracht.
A Francoforte la carriera di Kostic prende la giusta direzione: nella prima stagione raccoglie 46 presenze, 10 gol e 13 assist; nella seconda 51 presenze, 12 gol e 18 assist. Proprio nel 2019/20 il percorso in Europa League, terminato con la semifinale persa ai rigori contro il Chelsea di Maurizio Sarri, attira su di lui l’interesse di molti club europei e quello dell’attuale tecnico biancoceleste. L’Eintracht però spara alto per il suo gioiello e nessuna trattativa va in porto. Nella stagione successiva Kostic raccoglie 30 presenze, condite da 4 gol e ben 17 assist. Il prezzo si alza ancora. Quest’anno ha già giocato 31 partite, realizzando 4 gol e 12 assist, vero e proprio marchio di fabbrica dell’esterno. Inoltre, continua ad essere uno dei punti fermi della Nazionale serba con cui ha già strappato il pass per i prossimi Mondiali.
In chiave calciomercato, il contratto in scadenza 2023 e il mancato accordo con il giocatore per il prolungamento costringeranno l’Eintracht ad abbassare le pretese rendendo possibile un suo trasferimento. La Lazio, che lo ha corteggiato lungamente già nella scorsa sessione estiva virando poi all’ultimo su Zaccagni, resterà alla finestra in attesa di capire la fattibilità dell’operazione. La Roma lo monitora da qualche mese forte del parere positivo di José Mourinho che ha individuato in Kostic l’esterno ideale nel 4-2-3-1 che vuole riproporre la prossima stagione. Il giocatore serbo è alla ricerca di un’esperienza fuori dalla Germania ed è attratto dalla Serie A, la valutazione di circa 15 milioni di euro lo rende però appetibile a tanti club. In Italia ha chiesto informazioni anche l’Inter, all’estero si vocifera di Arsenal e Atletico Madrid su tutte.
Chi è Benjamin Bourigeaud?
Il nome nuovo che potrebbe scatenare in estate un altro derby di mercato è quello di Bourigeaud, centrocampista del Rennes classe 1994. Il francese gioca liberamente in tutte le posizioni in mezzo al campo, dalla linea mediana a quella dei trequartisti, risultando spesso decisivo nell’ultimo terzo di campo grazie alla sua tecnica. La sua duttilità lo rende un profilo credibile e interessante sia per la Roma che per la Lazio.
Nato calcisticamente nel Lens prima dei venti anni si impone da titolare nella prima squadra ottenendo la promozione in Ligue 1. Nella stagione 2014/15 gioca 20 partite nella massima serie francese segnando anche 2 gol, non sufficienti ad evitare la retrocessione. Nel biennio successivo diventa un perno della squadra in Ligue 2: 65 presenze, 8 gol e 6 assist. Nell’estate del 2017 il Rennes anticipa la concorrenza e lo acquista per una cifra di poco inferiore ai 4 milioni di euro. Bourigeaud diventa subito un punto fermo della squadra affinando le sue qualità. Gioca centrocampista, ma spesso parte da esterno e in qualche circostanza anche ala: destra o sinistra non fa differenza per lui. Con la maglia del Rennes totalizza 211 partite, 37 gol e 40 assist. Numeri ben distribuiti che certificano le sue qualità. In questo campionato ha già segnato 6 gol, mettendo a referto anche 10 assist.
Il contratto in scadenza nel 2023 e il mancato accordo per il rinnovo costringeranno il Rennes a cederlo nella prossima sessione di mercato per evitare di perderlo a zero tra dodici mesi. In Francia parlano di una valutazione di poco superiore ai 5 milioni di euro per il suo cartellino: cifra che non spaventerebbe Roma e Lazio. I giallorossi affronteranno una rivoluzione a centrocampo e un profilo duttile come quello di Bourigeaud può sempre far comodo. Nei biancocelesti invece sarà importante valutare il futuro dei due titolarissimi in mezzo al campo: Milinkovic e Luis Alberto. C’è sicuramente per entrambe le squadre la volontà e la necessità di cambiare qualcosa e profili come questi citati, per qualità e condizioni, rappresentano opzioni concrete.
Michele Gioia