Colombe classiche, al cioccolato o al pistacchio, c'è chi le preferisce per farne dono a Pasqua al posto delle uova di cioccolato. Ecco chi vince la sfida in pasticceria
A Pasqua la colomba e l’uovo di cioccolato sono due classici che non passano mai di moda. Una tradizione, che al contrario è cresciuta da quando si è sdoganata nell’arte pasticciera la possibilità di innumerevoli varianti sul tema, nel cioccolato con sorpresa, ma anche nelle preparazioni dello storico dolce da forno, simbolo di questa festa. Ad essere cambiate invece sono le abitudini di acquisto, con notevoli differenze anche di costo tra grande distribuzione e produzione artigianale.
Che sia l’uovo o la colomba il dono preferito da prendere in occasione delle feste, di certo ormai non manca il modo di acquistarli ovunque e anche a filiera corta, con la consegna a domicilio di questo prodotto tipico, direttamente dalla pasticceria di zona. Una stessa possibilità che hanno anche le uova di cioccolato, quando le si vuole rendere un regalo speciale con il plus valore di una personalizzazione, a partire dalla sorpresa fino alla decorazione e il cioccolato di alta qualità.
La colomba è certo il regalo ideale da portare al pranzo di Pasqua, ma non si può dimenticare il dono delle uova di cioccolata per i più giovani di casa e non solo. Tra le due non ci sarebbe sfida, ma di fatto spesso si sceglie l’una penalizzando l’altra. Per saperne di più su abitudini degli italiani e soprattutto preferenze, abbiamo voluto chiedere a due operatori del settore cosa ne pensano, anche in base alle richieste e gli acquisti già iniziati di queste due prelibatezze.
A Riccardo Maiani, titolare da 15 anni dello storico Bar Scala Paradiso di Ostia, con produzione propria di colombe e uova di cioccolata, abbiamo rivolto la domanda: Uova o colomba cosa va più a ruba?
“Negli anni passati si puntava sulle uova artigianali con la personalizzazione, e ce le chiedevano già un mese prima, spesso per mettere all’interno anche dei preziosi – ha spiegato Maiani -. Una volta ricordo di avere nascosto tra due gusci di fondente addirittura un diamante su richiesta di un innamorato. Oggi le uova prodotte artigianalmente sono rimaste delle cose di nicchia, anche per la grande possibilità di ripiegare sulla grande distribuzione ma perdendo un bel po’ di qualità oltre alle decorazioni di zucchero e la sorpresa personalizzata. E’ indubbiamente anche una questione di costi, anche perchè le uova di cioccolata di pasticcerie sono arrivate a 120 euro al chilo, legate anche dalla difficoltà di reperire delle buone materie prime sia per uova che per colombe. A vendita iniziata in questi giorni, non ho comunque difficoltà a rispondere sulle preferenze almeno nella mia attività, che vanno senz’altro a favore della colomba”.
Una tendenza che ci spiega, è confermata già da quattro o cinque anni, con la complicità di tanti programmi televisivi di pasticceria, che spiegano come si fa una colomba e che in qualche modo, hanno invogliato a rivolgersi agli artigiani per acquistarla, con una consapevolezza diversa sul valore delle materie prime di un prodotto dolciario come questo. C’è poi l’aspetto del dono:
“Non c’è dubbio – spiega il titolare del Bar Scala Paradiso – che la colomba sia anche il regalo più adatto quando a riceverlo è una famiglia, che sia di amici, parenti o estranei con i quali fare una bella figura in un’unica soluzione. Il calo sulla vendita delle uova c’è stato ed addirittura del 50%, nonostante le nostre non siano solo completamente autoprodotte, ma provenienti da case di produzione di alto livello e fuori dalle linee della grande distribuzione, non così costose”.
Le classiche colombe con uvetta canditi, glassa mandorlata e zucchero, o cioccolate e pistacchio, stracciano quindi la “concorrenza” delle uova di cioccolato almeno nella produzione artigianale.
Quelle che vanno più a ruba sono proprio la classica, quella al cioccolato fuori, nell’impasto e con gocce all’interno, e quella al pistacchio con cioccolato al pistacchio dentro e copertura di cioccolato bianco e pistacchi interi. Le varianti fornite sono anche pere e cannella e marron glacé. In tal caso, parliamo di un costo tra i 25 e 35 euro per ciascun dolce pronto per essere comprato, a naturalmente a seconda della materie prime utilizzate.
Dal litorale romano al quartiere Casal Palocco, un’altra storica attività di pasticceria con il forno sempre acceso è il Bar “Le Mimose” di Massimo Belfiore, che punta da anni sulla produzione di colombe artiginali, affidandosi per le uova ad una casa di produzione rigorosamente laziale, a pochi chilometri da Roma sempre per rispettare la filiera corta. Ecco cosa ci ha risposto:
“Noi vendiamo di più la Colomba artigianale perché fortunatamente c’è ancora chi preferisce spendere un po’ di più ma mangiare un prodotto d’élite e non industriale. Colombe classiche, cioccolato, pera e cioccolato, mela e noci e anche molto richiesta quelle al pistacchio. Ultimamente c’è anche una discreta richiesta di uova di Pasqua artigianali. Noi ci appoggiamo per queste, ad un produttore di cioccolata di grande qualità di Ciampino, che esiste dal 1970. Compriamo i gusci neutri classici, fondenti ed al latte. Poi il cliente lo sceglie, e ci porta la sua sorpresa da mettere nell’uovo. Infine noi lo chiudiamo e lo decoriamo. Un bel risparmio rispetto a quelli di marca ma nulla da invidiare”.
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