E’ un provvedimento di quelli destinati a far discutere. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha disposto che gli alloggi confiscati alla criminalità organizzata tuttora inutilizzati vengano destinati per ospitare i profughi ucraini in entrata in Italia e senza dimora.
Il ministro dell’Interno annuncia di aver disposto l’assegnazione di case e ville confiscate e non utilizzate per accogliere profughi ucraini
E’ la stessa responsabile del dicastero ad aver annunciato la decisione. «Ho dato disposizione all’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità organizzata di fare un censimento dei beni per vedere quali appartamenti possiamo dare ai profughi ucraini. E si tratta di numeri importanti: abbiamo 229 immobili per una capacità ricettiva di 1.671 posti tra i beni in capo all’Agenzia e non ancora assegnati. Poi ci sono altri 329 beni per complessivi 1.356 posti tra quelli destinati ai Comuni ma non ancora utilizzati». L’annuncio del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, è arrivato nel corso dell’audizione al Comitato Schengen.
La situazione di Roma
Secondo il report pubblicato sul sito dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati a Roma gli immobili sono in tutto 283. Quelli abitabili nella Capitale e sul litorale sono 112: 80 sono appartamenti in condominio, 15 le abitazioni indipendenti, 12 le ville, 1 palazzo di pregio e 4 unità abitative non definite.
Tra questi figurano anche immobili sottratti al clan Fasciani in parte nella zona del litorale e in Abruzzo (leggi qui). La confisca definitiva alla famiglia riguarda 12 immobili tra appartamenti e negozi, inclusa la villa dove la moglie abita in via Perseo di Cizio, zona Canale della Lingua, confisca definitiva avvenuta a novembre 2021.
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