L'uomo pretendeva di rivedere i figli, in alternativa si sarebbe sparato: cinque ore di trattative e strade chiuse per evitare che la situazione degenerasse
Ci sono volute cinque ore di trattative ieri sera, il 29 marzo, per fare desistere un trentenne di Frascati che si era barricato in casa con una pistola minacciando di suicidarsi. Il suo diktat voglio riabbracciare subito i miei figli, due bambini. Non li vedeva dal 26 marzo.
I carabinieri intervenuti sul posto insieme ad agenti della polizia e sanitari del 118 hanno dovuto circoscrivere la zona e cedere anche alla volontà dell’uomo facendo arrivare sul posto i bambini assieme alla madre saliti da Napoli dove ormai si erano trasferiti dopo la separazione dei genitori.
L’uomo si è lasciato disarmare solo quando ha potuto rivedere i piccoli. Dopodiché è stato accompagnato in ospedale. Per l’uomo che si era appropriato dell’arma del padre regolarmente detenuta è stato quindi arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco.
L’allarme è scattato intorno alle otto di sera, in via XXII Rubbia. Il trentenne si era appena barricato in casa e non voleva far rientrare il padre. “Fatemi vedere i miei figli, fai qualcosa, altrimenti mi sparo”. All’uomo non è rimasto che chiedere aiuto. Sono cominciate così le trattative estenuanti coi militari. Ma anche i “ricatti”. “Non mi sparo solo se mi fate riabbracciare i miei figli. Li voglio vedere subito”.
Il trentenne, pur in preda a una sorta di raptus, ha mantenuto la parola: poco dopo la mezzanotte ha consegnato la parola e in tutta sicurezza ha potuto rivedere i figli. In ospedale è stato riportato alla calma.
Per lui però è scattato l’arresto: per la scenata che ha tenuto col fiato sospeso un intero quartiere si era appropriato della pistola del padre, un piccolo imprenditore, che la deteneva regolarmente e ben custodita.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.