Il ladro, un algerino di 39 anni, ha prima trascorso la serata con un amico e poi all'uscita, convinto che l'altro avesse incassato una grossa vincita lo ha rapinato
Si intrattiene per quasi tutta la notte con un conoscente in una sala slot in zona Prenestina, e poi una volta all’uscita lo rapina. L’amico infedele pensava di poter intascare una vincita e al rifiuto della vittima di consegnare i soldi sono partiti i pugni. Il risultato: il ladro, un algerino di 39 anni, si è ritrovato presto in manette con l’accusa di rapina e con un portafogli vuoto in mano.
La vittima, infatti, un cittadino del Bangladesh di 27 anni, non aveva intascato nessuna somma nella sala slot, anzi era uscito con pochi spiccioli dal locale, dopo una serata di puntate sbagliate che gli avevano sottratto pure i pochi risparmi che aveva in tasca.
Il fatto risale all’alba di lunedì mattina, il 28 marzo. A far scattare l’allarme alcuni testimoni che hanno visto il ladro avvicinarsi alla vittima, proprio fuori dalla sala slot. “Dammi i soldi, dammeli”. “Consegnami subito il portafogli e i soldi che hai vinto”.
Al rifiuto della vittima di consegnare le sue ultime monete (e non di certo quello che si aspettava l’aggressore ossia una grossa vincita) è partito il primo pugno. Il malcapitato è subito svenuto a terra, steso sull’asfalto.
Una telefonata ha messo fortunatamente in allarme i carabinieri della Stazione Roma Casalbertone che hanno arrestato pochi minuti dopo l’algerino e recuperato il portafogli con gli spiccioli. La vittima ha concluso così la serata in ospedale per le medicazioni al naso. Secondo i medici non guarirà prima di una settimana.
L’arresto dell’algerino è stato convalidato a piazzale Clodio: in attesa del processo il giudice ha disposto l’obbligo di firma nella stessa caserma dei carabinieri che lo hanno ammanettato.
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