Pausa campionato, per Roma e Lazio è già tempo di pensare al mercato

Serie A Tim, a Mourinho e Sarri servono rinforzi dal mercato: ecco i nomi più probabili e le situazioni da risolvere

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La settimana di sosta dedicata ai playoff mondiali della Nazionale di Roberto Mancini e l’onda lunga del Derby della Capitale costringono inevitabilmente Roma e Lazio a fare delle valutazioni. La stagione attuale non è finita e sarebbe un errore pensare già alla prossima, ma il calciomercato va pianificato per tempo e le società devono farsi trovare pronte.

Serie A Tim, a Mourinho e Sarri servono rinforzi: ecco i nomi più probabili e le situazioni da risolvere

Tra richieste dei rispettivi allenatori e situazioni spinose da risolvere sono molti gli aspetti che Roma e Lazio dovranno esaminare in queste settimane. Il mercato della prossima estate determinerà il successo (o il fallimento) dei percorsi intrapresi dalle due squadre della città. L’ingaggio di due figure come Mourinho e Sarri è stato un segnale fortissimo che dovrà essere accompagnato anche e soprattutto in sede di calciomercato. Analizziamo le situazioni relative alle due squadre: conferme, calciatori in scadenza, possibili partenti e obiettivi in entrata.

Roma: l’affaire Zaniolo sarà cruciale

Non posso garantire che Zaniolo sarà un calciatore della Roma il prossimo anno”, nella storia tra il club giallorosso e uno dei talenti più importanti del calcio italiano c’è un prima e un dopo questa dichiarazione del GM Tiago Pinto. Nulla di folle, anzi. La frase certifica una verità trasversalmente nota e valida nel calcio moderno: non esistono incedibili. Il problema vero sta nella convenienza di certe dichiarazioni che hanno, come ampiamente pronosticabile, scatenato un mare di speculazioni sul futuro del 22 giallorosso.

La Roma, per la prima volta dall’insediamento dei Friedkin, si è aperta all’idea di poter cedere qualche pezzo (anche pregiato) per aver più margine di manovra sul mercato in ottica di una vera e propria rivoluzione estiva.

Il contratto di Zaniolo scadrà nel 2024 e al momento non si parla ancora di rinnovo. La Juventus e altri club europei hanno manifestato interesse nonostante la valutazione del cartellino sia comunque alta: la base di un’ipotetica asta dovrebbe essere intorno ai 50 milioni di euro. La scelta che la Roma farà sul futuro di uno dei suoi talenti più puri determinerà ovviamente il mercato in entrata. Iniziano a circolare molti nomi di potenziali sostituti: alcuni credibili, altri decisamente meno. Lo “scambio” che animerebbe di più la piazza sarebbe quello con Dybala, in uscita dalla Juventus a parametro zero. La richiesta di 10 milioni netti annui spaventa molti club, ma il cartellino gratuito fa gola. Più abbordabili i profili di Raspadori e Guedes, le cui valutazioni si aggirano intorno ai 30 milioni.

Oltre al futuro di Zaniolo il club giallorosso ha delle priorità molto chiare individuate da Mourinho già lo scorso anno: rinforzare la difesa e il centrocampo. Ad oggi quelli sicuri di un posto sono davvero pochi e tutte le offerte verranno valutate. Da Ibanez a Kumbulla, da Cristante a Veretout, passando per Viña che non ha convinto nella sua prima stagione. Per il centrocampista italiano si registra l’interesse del Siviglia, mentre il francese è sondato dal Marsiglia. La sensazione è che se arrivassero offerte vicine ai 20 milioni di euro entrambi saluteranno la Capitale. Fondamentale la questione Mkhitaryan: l’armeno ha il contratto in scadenza, ma le parti stanno cercando una soluzione per prolungare.

Detto dei profili in uscita, ecco invece alcuni dei nomi che il club giallorosso sta valutando. Il mercato in entrata manterrà un punto di contatto con il super-procuratore Jorge Mendes e la sua agenzia, sarà quindi molto probabile vedere arrivare altri suoi assistiti. Il “diritto di riscatto” per Sergio Oliveira è praticamente un obbligo mascherato e il centrocampista dovrebbe esser confermato anche nella prossima stagione. Sfumato Xhaka, lungamente inseguito la scorsa estate, si valutano altri profili seppur con caratteristiche diverse. Il colpo potrebbe essere Renato Sanches, in uscita dal Lille. Il portoghese fa gola a molti club e piace a José Mourinho. Sulla corsia esterna attenzione sempre a Diogo Dalot che potrebbe liberarsi dal Manchester United. In difesa si monitorano le situazioni di Senesi, centrale mancino del Feyenoord, e di Ginter, in uscita a parametro zero. Non si possono però escludere altre possibili soprese lungo l’asse Mourinho-Mendes: la Roma ha bisogno di crescere e per farlo servirà cambiare molto.

Lazio: la “rivoluzione” di (e per) Sarri

La sconfitta nel Derby ha lasciato delle scorie che vanno oltre il risultato tornando a coinvolgere le prestazioni e l’atteggiamento in campo dei giocatori. Sarri continua a scrivere sul suo taccuino profondamente convinto e consapevole che l’unico modo per riscattarsi sia quello di lavorare in maniera ancora più decisa. La voglia e l’ambizione non sono mai mancate al tecnico biancoceleste che giorno dopo giorno continua a tracciare la via della sua rivoluzione. Una rivoluzione però che ha bisogno del sostegno e del supporto della proprietà e della dirigenza. Le trattative per il rinnovo di contratto sono ormai cristallizzate da mesi perché il tecnico vuole prima delle garanzie sulla Lazio che verrà: al termine di questa stagione molti giocatori saluteranno e dovranno essere sostituiti rispettando le indicazioni dell’allenatore.

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Il portiere Thomas Strakosha (Instagram)

Il primo nodo da risolvere è quello relativo ai portieri. Strakosha è in scadenza di contratto e ancora non si parla di rinnovo. Reina, che ha perso la titolarità in campionato da mesi, potrebbe rinnovare di un anno sfruttando un’opzione sul suo contratto in caso di qualificazione europea del club. A prescindere da tutto, alla Lazio serve un titolare. Il preferito di Sarri resta Kepa del Chelsea, ma l’ingaggio proibitivo e un buon mercato in Premier League lo rendono un profilo estremamente complesso. Dall’Inghilterra potrebbe tornare di moda Gollini che sta trovando poco spazio nel Tottenham. Altri due nomi monitorati sono Carnesecchi e Sergio Rico. Il primo (classe 2000) è in prestito dall’Atalanta alla Cremonese; il secondo, di proprietà del PSG, sta giocando a Mallorca.

Il reparto che in assoluto subirà più cambiamenti è quello difensivo. Luiz Felipe, Radu e Patric saluteranno a fine stagione senza rinnovare il proprio contratto. L’italo-brasiliano andrà molto probabilmente al Betis, mentre Patric è vicino al Valencia. Del pacchetto centrale resterebbe così il solo Acerbi che però sta valutando attentamente il suo futuro. Il primo nome in entrata per un reparto che sarà rifondato è quello di Alessio Romagnoli. Il gradimento delle parti c’è e le basi per un accordo sono già state trovate: si parla di contratto pluriennale a 3 milioni di euro annui più bonus. Restano da definire le commissioni considerando che il calciatore firmerà da svincolato. Accanto all’ormai ex Milan, in cima alla lista dei desideri di Sarri c’è Casale del Verona che è stato molto vicino anche nel mercato invernale. La valutazione di circa 10 milioni non spaventa e i rapporti con il club sono ottimi. Restano al centro di analisi e riflessioni anche i profili di Gian Marco Ferrari del Sassuolo e di Igor Zubeldia del Real Sociedad.

Sulle corsie esterne sarà decisivo l’esito della trattativa con Marusic. Il montenegrino è in scadenza di contratto ma a differenza degli altri suoi compagni sta avendo dei colloqui per il rinnovo. La Lazio intanto monitora il terzino sinistro del Sassuolo Kyriakopoulos, prendibile con meno di 10 milioni di euro e sicuramente più abbordabile rispetto ad Emerson Palmieri, sogno di Sarri, che non verrà riscattato dal Lione e farà ritorno al Chelsea.

Il centrocampo andrà sicuramente puntellato perché anche Lucas Leiva è in scadenza e l’allenatore ha bisogno di un regista di riferimento. Escludendo questo ruolo però non ci saranno grosse novità in entrata senza sviluppi in uscita. Il futuro di alcuni uomini chiave come Milinkovic-Savic e Luis Alberto sarà quindi decisivo e influenzerà i piani di mercato della Lazio. Discorso simile può esser fatto per l’attacco. Il tridente titolare funziona ma serve più qualità in panchina e una rosa più lunga rispetto all’attuale. Da chiarire il futuro di Jovane Cabral prima di poter colmare definitivamente il ruolo di “vice-Immobile”. Lavoro è la parola chiave anche in casa Lazio: tanto lavoro da fare sul campo per migliorare, ma anche tanto lavoro da portare avanti in sede di calciomercato per crescere.

Michele Gioia

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