Tra caro carburante e crisi del turismo, i tassisti romani faticano ad arrivare a fine mese. Sperano che la boccata di ossigeno che sta arrivando proprio in queste ore con il provvedimento del governo possa durare (leggi qui).
Il caro carburante danneggia tutte le attività economiche. Ma il danno è più evidente per chi lavora con le auto. È il caso per esempio dei tassisti della Capitale che hanno già visto calare di un oltre un terzo i loro guadagni già messi a dura prova dalla crisi del turismo.
Caro carburante, le voci dei tassisti
Parola ai tassisti: “Sicuramente siamo preoccupati perché va incidere sul nostro lavoro. Noi siamo costretti a lavorare con gli stessi prezzi perché abbiamo le tariffe calmierate. Hanno aumentato le nostre tariffe di 50 centesimi a giugno 2021. I guadagni scendono perché i carburanti stanno salendo. Prima si mettevano 20 euro al giorno di benzina, ora anche 30”.
E tutto questo sta succedendo proprio adesso mentre in qualche maniera si cominciavano ad avvertire i primi cenni di ripresa del turismo, già questa settimana c’è chi ci confida di aver avvertito una leggera flessione a causa della guerra in Ucraina.
Ancora i tassisti: “Fino alla settimana scorsa un po’ di turisti c’erano forse perché già avevano prenotato, poi in questi giorni abbiamo visto il calo. Ci sono i pellegrini ma non sono una categoria di turisti che consumano. Noi ci teniamo a galla anche con il cittadino romano”.
I tassisti come molte altre categorie (leggi qui) – almeno sul fronte del caro carburante – potrebbero avere un po’ di tregua da oggi con i primi effetti del provvedimento del governo Draghi che ha riportato già molti distributori ad adeguare i prezzi di benzina e diesel sotto i due euro (leggi qui).
Servizio video di Mara Azzarelli.
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