Sembra davvero di trovarsi davanti a degli specialisti capaci di colpire a tutte le ore del giorno e della notte
Ostia: microcriminalità imperante nel territorio lidense, dopo gli episodi dei furti di qualche tempo fa nella zona della stazione del trenino di Lido Centro, in via Lucio Lepidio (leggi qui), la “banda delle cantine” continua imperterrita a colpire.
Una serie di furti senza fine in una escalation che non accenna a diminuire. Questa volta, nella giornata di ieri, 22 marzo, ad essere prese di mira sono state quelle in Piazza Giovanni Battista Bottero, in una palazzina adiacente al deposito dell’Ama.
Il “tam tam” si è sparso in un gruppo locale di facebook, dove una utente, Iaia, segnala in un post la situazione di grave degrado e pericolo e che i danni sono ingenti ma ancora da quantificare esattamente: “Volevo avvisare di fare attenzione alle cantine. In Piazza Bottero i ladri hanno aperto tutti i lucchetti e sono entrati. Stiamo cercando di capire cosa hanno rubato”.
Dalle prime risultanze sarebbero circa una decina i locali colpiti, con tutte le serrature divelte, presumibilmente di notte, e sarebbero stato portato via di tutto, dagli oggetti più voluminosi, come le bici, a tutto ciò che era di piccolo taglio, come oggetti di elettronica e attrezzi di vario tipo.
Resta ora da sottolineare in primo luogo un fenomeno che è preoccupante per quanto si stia diffondendo in varie zone di Ostia a “macchia d’olio” e va appurato, magari ricorrendo – ove presenti – alle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza, se i criminali siano gli stessi sia degli episodi di Via Lucio Lepidio che di quelli relativi ai furti di Piazza Gregorio Ronca.
In questo ultimo caso ad essere presi di mira non furono le cantine, ma direttamente gli appartamenti, sfruttando la tecnica di citofonare a persone anziane per farsi aprire, e poi dirigersi dove si sapeva ci fossero case con merce di valore e magari, senza allarme (leggi qui).
Ciò che resta, alla fine, è la sensazione di una Ostia meno sicura a tutte le latitudini e a tutte le ore, da levante a ponente, sia di giorno che di sera.
C’è chi, come nel gruppo facebook in questione, reclama a gran voce l’aumento delle misure di sicurezza, il semplice lucchetto ormai non basta più a far allontanare i malintenzionati, che oramai sono dei veri e propri “specialisti”.
In rete c’è chi suggerisce di installare “grate di ferro”, chi va più sul sofisticato e tecnologico e chiede la presenza di nuovi allarmi di ultima generazione, come spiega un utente, Biagio, “ci sono sistemi d’allarme, con video e sensori, che sono collegabili con le Forze dell’ordine, da collocare sia su porte di ingresso centrali che laterali. Se dovessero partecipare tutti i condomini – rammenta quest’ultimo – le spese sarebbero minime, a beneficio di tutti”.
Forse la via è proprio quella di coalizzarsi a livello condominiale e, aprendo il portafogli, apportare migliorie per la sicurezza di tutti quanti, così da scoraggiare la bramosia e la “fame” come la chiama qualche altro internauta, di questa banda criminale che non vuole saperne di fermarsi.
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