Guida al commercio online privato e non di oggetti di seconda mano. Dai grandi portali ai social, tutto fa mercato per l’usato di casa
Nel corso degli ultimi anni gli articoli di seconda mano, intesi come l’usato di casa propria, stanno sempre più diventando un must have: ormai quasi tutti, anche per ragioni etiche legate al riuso, comprano articoli e prodotti usati. Mentre prima era considerato più un tabù, adesso non è più vista come una modalità di shopping delle persone meno facoltose, ma anzi, spesso il vintage e la rivendita di prodotti di collezioni ormai non più disponibili, per la loro rarità, può salire a dei prezzi anche superiori agli articoli nuovi acquistabili in negozio.
Sicuramente questo è dovuto anche all’attenzione che i movimenti culturali e le persone dedicano alla sostenibilità, che cade a pennello con l’acquisto e la vendita di seconda mano, poiché va a generare un’economia circolare nella quale ci sono meno sprechi e più utilizzi: dare una nuova vita a un oggetto.
Ma adesso vediamo nello specifico come procedere se si ha intenzione di vendere o acquistare l’usato online.
Ovviamente, continuano a resistere i soliti mercatini fisici, ma con l’avvento della tecnologia, è diventato ancora più facile vendere e comprare online, senza spostarsi fisicamente se non per raggiungere l’ufficio postale o il corriere per la spedizione. Tutto questo è possibile grazie all’esistenza di diverse applicazioni.
Ecco alcuni consigli che suggeriamo per trovarsi bene con questo genere di commercio.
1 – La prima domanda che bisogna porsi è: “Che tipo di articolo devo vendere/comprare?”
Con la presenza di diverse applicazioni, è importante fare la differenza tra quelle per vendere/acquistare prodotti di vario genere e quelle esclusivamente per l’abbigliamento. Infatti, qualora si avesse l’intenzione di vendere/comprare vestiti, sicuramente le opzioni migliori su cui ricadere sono applicazioni quali: Depop, Vinted, Wallapop, Vestiare Collective.
Invece, se l’obiettivo è quello di vendere/comprare oggettistica e articoli di diverso genere, come anche arredamento, allora la scelta migliore sarebbe: Ebay, Facebook Marketplace, Catawiki.
Proprio Facebook infatti, da qualche anno, ha aggiunto la sezione shops, nella quale è possibile crearsi una vera e propria vetrina. Si può vendere o acquistare di tutto, dall’occhiale da sole all’auto, alla casa ed è per questo che gli utenti del social network rinominato Meta sono molto numerosi.
2 – Valutare le condizioni di usura
Questo è un passaggio fondamentale, perchè il cuore del commercio second hand è proprio che i prodotti sono stati utilizzati. Perciò valutare le condizioni dell’oggetto con onestà, per poi arrivare alla scelta di un prezzo è necessario, poiché ovviamente dipenderà in gran parte dalle condizioni dell’articolo.
3 – Decidere il prezzo/scegliere un budget
Dopo aver capito quale applicazione sia la più adatta, è importante comprendere quale sia il prezzo più ragionevole da fissare per il prodotto da vendere. O, se si ha l’intenzione di comprare, quale sia il budget più adeguato. Infatti, sarà importante cercare il prodotto che vogliamo vendere e verificare effettivamente qual è il prezzo che gli altri rivenditori hanno fissato. Questo vale anche per chi vuole comprare, in maniera tale da poter intuire il prezzo più adatto, poter confrontare le varie proposte, evitando di spendere troppo per qualcosa che forse non vale quel che costa.
4 – Fare delle foto reali e di qualità
Le foto online diventano le fondamenta, non potete vendere un prodotto su internet mettendo una sola foto dell’oggetto e magari anche sfuocata.
È importante perciò postare diverse foto dell’articolo, comprendendo tutte le sue parti e, se presenta eventuali difetti, foto che riprendono nello specifico la pecca, in maniera tale che l’acquirente sarà consapevole e in grado di giudicare lo stato dell’oggetto autonomamente.
Inoltre la qualità delle foto fa molto, è come la vetrina di un negozio, se è allestita con cura, pulita e arredata ci invoglia ad entrare, mentre magari, lo stesso negozio, presentato però da una vetrina disordinata e poco visibile ci fa proseguire senza entrare.
Perciò le foto dovranno essere almeno più di tre, dovranno essere luminose, per permettere una buona visibilità e non dovranno essere sgranate.
5 – Guardare le recensioni dell’venditore/acquirente
Questo ci permette di avere un’opportunità in più per giudicare l’affidabilità del venditore/acquirente. Qualora avesse infatti recensioni positive da altri utenti, ovviamente la possibilità che l’acquisto/vendita si concluda nella maniera migliore è più alta. Mentre invece, se il profilo dell’utente mostra diverse recensioni negative, allora è bene valutare più attentamente se fidarsi o meno.
6 – Mostrarsi sempre disponibili e gentili
Il sesto step riguarda nello specifico l’atto di vendere/comprare. Ricollegandoci all’esempio della vetrina, si può affermare che in un negozio dove le commesse non sono particolarmente disponibili e gentili siamo meno propensi a comprare. Questo vale anche nell’online, qualora l’acquirente volesse per esempio vedere più foto dell’oggetto che vuole comprare o chiedere delle info, bisogna mostrarsi disponibili e parlarci con educazione. Così, aumenteranno anche le probabilità che lo stesso possa ricomprare altri articoli che metteremo in vendita.
Questo ovviamente vale anche per l’acquirente, che deve mostrarsi gentile ed effettuare le sue richieste sempre con rispetto.
7 – Preparare correttamente il pacco
L’ultimo consiglio è quello di impacchettare il prodotto correttamente in base alle sue misure e al materiale di cui è fatto (se sia fragile o meno), l’intento è quello di garantire l’arrivo in sicurezza e senza possibilità di eventuali usure che possono avvenire durante il trasporto.
Giulia Romana De Rossi