Lo stupro durante una festa aziendale a Ostiense, ieri la condanna a 4 anni di carcere
Condannato ieri a piazzale Clodio un manager romano di 39 anni: avrebbe abusato, in giacca e cravatta, di una giovane mamma di tre figlie in un bagno durante un evento promozionale organizzato da un’azienda a Ostiense. La pena: 4 anni di carcere, grazie alla scelta del rito abbreviato.
I fatti risalgono a luglio del 2019. Alla festa tenuta in una terrazza di via dei Magazzini Generali erano tutti vestiti casual, solo l’uomo finito poi indagato per violenza sessuale aggravata, indossava giacca e cravatta. Un elemento che lo ha tradito.
La vittima, una bella donna di 40 anni, aveva partecipato alla festa insieme alla sorella e a un amico. Dopo un cocktail offerto da qualcuno (non il manager poi finito a processo), che potrebbe essere stato corretto con la droga dello stupro, ha cominciato a star male. Della violenza – confermata in ospedale – la donna ha ricordi a sprazzi. Il violentatore sarebbe stato individuato grazie alle foto scattate dalla fotografa ufficiale della serata. L’uomo, però, si è sempre difeso sostenendo di aver lasciato la festa prima. Circostanza non confermata da un amico. Altro dettaglio a sfavore dell’imputato: i carabinieri non hanno trovato nella sua abitazione tutti i vestiti indossati la sera della festa. “La camicia l’ho butatta perché sporca di vomito”, ha affermato.
La vittima dopo aver denunciato il caso ai carabinieri è stata indirizzata a un centro specializzato nella violenza di genere e ha scelto di affidarsi al Telefono Rosa e a una sua penalista, l’avvocato Maria Francesca Palermo.
Il manager condannato dovrà, intanto, versare alla vittima una provvisionale – immediatamente esecutiva – di diecimila euro per il risarcimento del danno.
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