E' morto oggi il vigile Gianfranco Sciamannini, aveva 72 anni, una istituzione nel Corpo, un po' Elvis e un po' Sordi
Se ne è andato oggi, a Roma, dopo una lunga malattia, Gianfranco Sciamannini, l’Elvis dei vigili romani. Aveva 72 anni ed era conosciuto da tutti come Franco.
Una istituzione nella Polizia Locale di Roma Capitale. Sempre con la battuta pronta, lo conoscevano tutti i suoi colleghi, ma anche moltissimi romani. Era un uomo che incarnava una Roma che non esiste più, in grado di coniugare umanità, ironia e disincanto, un po’ alla Alberto Sordi nel film Il vigile. Ma lui vigile lo era per davvero anche quando assumeva un atteggiamento scanzonato.
L’ex comandante generale del corpo Antonio Di Maggio lo ricorda in servizio a San Giovanni o al Colosseo e talvolta quando si esibiva nei locali di qualche amico: “Aveva un modo di fare spiritoso. Era un uomo onesto, una persona per bene“, ricorda Di Maggio, “Amava cantare. Faceva sorridere i romani. Era un grande intrattenitore. Aveva l’humor di Alberto Sordi ne “Il Vigile”. “Teneva sempre una foto di Elvis nel casco o nel cappello”, ricorda ancora Di Maggio. Con gli automobilisti talvolta si presentava, “Piacere, Sciamannini Gianfranco, detto Elivis”, e chi lo riconosceva contraccambiava con una risata.
Era andato in pensione da qualche anno dopo aver lavorato a lungo prima al Colosseo e poi a San Giovanni, sempre al servizio del I Gruppo Trevi. Tornava a casa sempre col bus e quindi era adorato anche dagli autisti dell’Atac che lo salutavano con un colpo di clacson appena lo vedevano in servizio viabilità.
Sciamannini era un vero e proprio patito di Elvis, tanto che era andato nel 1995 alla Corrida di Corrado per imitare il cantante statunitense. Ma ogni scusa era buona per cantare, per strappare una risata ai colleghi o ai cittadini. Ogni mattina era solito mandare un saluto cantato – con la radio di servizio – agli altri vigili; ne nacque pure una diatriba col suo diretto comandante che poi si risolse a suo favore.
Anche Striscia La Notizia gli ha dedicato anni fa un “tributo” con un imitatore di Elvis Presley al termine di un servizio di due giorni per la tempestività con la quale aveva fatto riparare una pericolosa fenditura lungo un binario del tram in via Farini, che aveva causato diverse cadute di motociclisti in pochi giorni.
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