Ostia, scaffali svuotati nei supermercati e razionamento dei prodotti: è psicosi da guerra e da rincari per il caro-benzine
Roma: al supermercato spuntano cartelli che invitano a non prendere più di due bottiglie di olio alla volta. E’ il provvedimento preso dai direttori di alcuni punti vendita per evitare di finire le scorte, all’indomani di una immotivata corsa all’accaparramento di prodotti, esplosa all’improvviso per paura di non poter reperire i prodotti da qui a breve tempo. Dai responsabili di due importanti catene del territorio arrivano segnali rassicuranti per i cittadini.
La guerra, i rincari, il caro benzine ed anche una minaccia di sciopero dei trasportatori, motivi che almeno nella percezione degli utenti sono più che sufficienti a correre ai ripari e fare scorta di prodotti alimentari, in primis pasta, olio e farina, da prendere in abbondanza prima che siano indisponibili o che aumentino di prezzo in modo vertiginoso.
Un comportamento già visto anche per la pandemia da Covid 19, ma, avvertono i referenti di due catene di supermercati molto presenti a Roma, assolutamente non motivato da fatti imminenti.
Il primo a confermarcelo è Gianni Capobianco, Presidente del gruppo Todis nazionale:
“Le notizie di questi giorni fanno paura e il panico è comprensibile – spiega Gianni Capobianco – ma garantisco che per il momento non c’è alcun problema di approvvigionamento dei prodotti. Anche per quello che poteva essere il rischio dello sciopero nazionale, minacciato ma non confermato, credo proprio che non ci saranno problemi. L’iniziativa dei cartelli – continua il Presidente di Todis – è stata presa in autonomia da qualche nostro prudente direttore per evitare che i clienti prendessero una quantità tale da esaurire le scorte fino a lunedì. L’unico prodotto a rischio tra virgolette è l’olio di semi ma su tutto il resto dei nostri prodotti non c’è alcun allarme e lo confermiamo su tutto il territorio”.
Da lunedì insomma tutto torna forse normale e i cartelli presumibilmente verranno rimosso nei punti vendita che volevano preservare le scorte per il weekend. Mentre Eurospin (Area litorale), pur confermando che non c’è il rischio al momento di restare senza approvvigionamenti, spiega che a livello nazionale la scelta è stata quella per tutti i punti vendita nazionali, di apporre avvisi di un massimo acquisto di due pezzi per farina e olio.
Dal presidente di CNA Area Litorale, e titolare di Eurospin nella stessa area, Marcello Tamiano, arriva anche una previsione molto precisa di cosa accadrà ad aprile di quest’anno:
“C’è stato un tam-tam di paura con un conseguente assalto a generi quali pasta, passata e olio di semi che sembra diventato introvabile in molti punti vendita – ha dichiarato l’imprenditore – nel nostro caso gli avvisi di “razionamento” sono stati decisi a livello nazionale su farina e olio di semi, con il limite di soli due pezzi per famiglia. Ma per il momento – garantisce Tamiano anche Pres. CNA Area Litorale – non c’è da temere che non arrivino le scorte. Dobbiamo spostare il tutto ad aprile più realisticamente, cioè quando scatteranno i nuovi contratti con il mondo dell’industria“.
Al momento nell’analisi chiara che CNA Area Litorale fornisce sui prezzi dei prodotti, è evidente una crescita dei prezzi su alcuni generi quali ad esempio la pasta, aumentata del 10%. E’ ad aprile però che vedremo l’asticella alzarsi nettamente di più: “Aumenti ma comunque calmierati per il settore alimentare, affinché non vadano ad intaccare il reddito delle famiglie – conclude Tamiano – non è detto che questo principio sia adottato anche per altri settori collegato all’aumento carburante”
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