A Roma questa mattina è andata in scena la manifestazione nazionale degli imprenditori balneari contro la legge sul settore, organizzata da Sib Sindacato italiano balneari (aderente a Fipe Confcommercio) e dalla Fiba (l’associazione dei balneari di Confesercenti) in piazza Santi Apostoli.
Gli imprenditori balneari scendono in piazza “contro la legge vergogna che intende riassegnare le concessioni tramite gare pubbliche senza nemmeno il riconoscimento del valore aziendale delle imprese”. Si innalzano cartelli con scritto “No alle aste”, “State svendendo il lavoro di generazioni”, “Non faremo i bagnini ai cinesi» o ancora «Bolkestein=Frankenstein”.
La protesta è organizzata da Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, per esprimere il dissenso all’emendamento del governo al ddl Concorrenza sulla riforma delle concessioni demaniali per adeguarsi alla Direttiva Bolkestein e ad una conseguente sentenza del Consiglio di Stato che ha decretato la messa a gara pubblica delle concessioni dopo il 31 dicembre 2023.
Balneari: le ragioni della protesta
Secondo i balneari la la riforma deve “assicurare la corretta applicazione della direttiva servizi che impone un preliminare accertamento della scarsità di risorse e/o interesse transfrontaliero, tuteli la proprietà aziendale e gli altri diritti fondamentali dei concessionari”.
Inoltre, deve assicurare “il legittimo affidamento dei concessionari che hanno avuto l’unico torto di credere nelle leggi dello Stato”, “la validità delle proroghe già rilasciate in applicazione della legge Madia”, “una disciplina transitoria” che preveda tra l’altro “un diritto di prelazione per il concessionario“. Infine, la riforma deve assicurare “il valore aziendale da chi riconoscere a chi eventualmente dovesse perdere l’azienda”.
Durante la protesta i manifestanti si sono stretti attorno alla tragedia del popolo ucraino. La prima a salire sul palco è stata infatti Alessia Romani, rappresentante dell’ambasciata ucraina.
Il consigliere comunale di Fiumicino Claudio Cutolo presente alla manifestazione ha affermato con un post su Facebook: “Siamo oggi in piazza insieme ai balneari del comune di Fiumicino perché dopo due anni di pandemia non è sostenibile anche solo pensare di dover affrontare una gara d’asta.
La crisi economica e sociale ha colpito tutti i settori produttivi, quasi indistintamente. Per chi rappresenta la categoria sa quanto può essere gravare questa prospettiva.
Faremo un appello al Presidente Draghi per prevedere uno slittamento dell’applicazione della Bolkestein”.
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