Riflettori accesi sui calciatori russi e ucraini rimasti senza club: ecco i più forti attenzionati da Roma e Lazio
Seppur con qualche giorno di ritardo rispetto alle sanzioni contro la Russia applicate dal mondo politico nelle ultime ore anche la FIFA, la federazione che governa il calcio globale, ha preso posizione in maniera decisa ribadendo “la condanna all’uso della forza da parte della Russia in Ucraina” e chiedendo “una pronta cessazione delle ostilità”.
La Federazione, dopo aver bandito la Nazionale russa dai prossimi Mondiali in Qatar, ha deciso di concerto con la UEFA di tendere una mano a tutti i professionisti stranieri, calciatori o allenatori, sotto contratto con squadre appartenenti al campionato russo e ucraino. L’obiettivo principale è quello di “facilitare la partenza” di tutti quelli che non riusciranno a trovare un accordo con i propri club, garantendo quindi il diritto di poter “sospendere unilateralmente il contratto di lavoro” fino al 30 giugno 2022 per firmare con un altro club entro il 7 aprile prossimo.
Questa decisione storica è legata ad un accordo già ratificato tra FIFA e UEFA che prevede l’apertura di una finestra di mercato straordinaria per consentire ai giocatori che si libereranno di accasarsi in altre squadre. Da domani fino al 7 aprile questi giocatori potranno quindi firmare per i nuovi club. La Lega di Serie A ha già convocato una riunione immediata per regolamentare gli ipotetici tesseramenti. C’è infatti un problema legato alle liste dei giocatori già presentate dopo la chiusura della sessione invernale di calciomercato e uno relativo al numero massimo di slot consentiti per i calciatori extracomunitari. In attesa di capire quali saranno le decisioni in merito andiamo a vedere quali sono i profili più interessanti che potrebbero ritrovarsi sul mercato.
Le due stelle polari in termini di qualità nei campionati sono chiaramente lo Zenit San Pietroburgo e lo Shakhtar Donetsk che guidano rispettivamente la Prem’er-Liga russa e la Prem”jer-lіha ucraina. Dietro a queste due realtà però ci sono tanti altri club che lavorano molto bene sul mercato e grazie ad una buona capacità di selezione si sono assicurati ottimi giocatori spesso provenienti dal Sud America. Ecco alcuni dei calciatori più interessanti tra Russia e Ucraina che potrebbero aiutare molte squadre della Serie A tra cui ovviamente le due della Capitale: Roma e Lazio.
Partiamo dalle due big per eccellenza: Zenit e Shakhtar. Nel club di San Pietroburgo c’è un’importante colonia brasiliana guidata per talento e valore di mercato da Malcom. L’esterno offensivo ex Barcellona in passato è stato molto vicino alla Roma e il suo mancato arrivo causò un incidente diplomatico con l’entourage del calciatore e con lo stesso club spagnolo. In questa stagione ha già segnato 5 gol e messo a referto 7 assist in 25 partite: è l’obiettivo numero uno. Se Malcom occupa la casella di destra dell’attacco dello Zenit a sinistra e spesso al centro, da trequartista puro, c’è Claudinho: altro verdeoro, classe 1997. Per lui sono 9 i gol e 4 gli assist in 22 partite stagionali. Arretrando nell’undici titolare troviamo Wendel, centrocampista ex Sporting Lisbona e Douglas Santos, terzino sinistro spesso utilizzato da difensore centrale. Davanti al pacchetto arretrato agisce Wilmar Barrios: non è brasiliano ma di certo non difetta in qualità e leadership. Il colombiano ex Boca Juniors è uno dei profili più interessanti dello Zenit. Il jolly è Yuri Alberto: talentino verdeoro classe 2001 che ha già segnato 4 gol in 6 partite.
In Ucraina lo Shakhtar Donetsk ha sempre avuto un canale privilegiato con i calciatori brasiliani e quest’anno con l’arrivo del tecnico italiano De Zerbi la qualità degli interpreti si è alzata ulteriormente. La stella è David Neres, esterno offensivo mancino, arrivato neanche due mesi fa dall’Ajax. Il suo trasferimento è stato un fulmine a ciel sereno per il mercato europeo perché era seguito da molti top club che ora potrebbero ripresentarsi approfittando dell’occasione. L’altro giovanissimo talento brasiliano del club è Tetê, ala classe 2000, che in stagione ha già segnato 10 gol in 28 presenze. Il jolly offensivo è il talentuoso Manor Solomon, israeliano con passaporto portoghese, allo Shakhtar dal 2019. Ha 22 anni ed è ambidestro, un giocatore assolutamente interessante. Accanto a loro i più preziosi sono sicuramente il terzino destro Dodô e l’attaccante ed esterno offensivo Pedrinho. Alla guida del pacchetto difensivo c’è l’ex Sassuolo Marlon, fedelissimo di De Zerbi già a Sassuolo e fortemente voluto anche in Ucraina. Tra gli altri: Marcos Antonio, Maycon e Alan Patrick.
Il campionato russo e quello ucraino però non si limitano solo ai giocatori presenti nelle due squadre più forti, molti profili interessanti militano attualmente in altri club e potrebbero rivelarsi colpi intelligenti. Al Rubin Kazan sta facendo molto bene la stellina georgiana Khvicha Kvaratskhelia (21 anni). Nello Spartak Mosca ci sono Quincy Promes, promessa del calcio olandese frenata spesso dal suo carattere irrequieto; Victor Moses, ex Chelsea ed Inter; e Jordan Larsson, il figlio dello storico attaccante svedese. Sempre a Mosca ma con la maglia della Dinamo giocano Szyminski, esterno polacco dotato di ottima tecnica, e Diego Laxalt, una vecchia conoscenza del calcio italiano. Tra i tanti vale la pena menzionare anche Yusuf Yazici che lo scorso anno segnò una tripletta a San Siro contro il Milan.
Michele Gioia