Tornano finalmente le visite ai propri cari ricoverati in ospedale. Dopo due anni dal blocco, da domani giovedì 10 marzo 2022 i pazienti potranno incontrare i familiari nei reparti. Servirà la mascherina Ffp2, il green pass rafforzato oppure se si è guariti da meno di 6 mesi un test negativo eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.
Dal 10 marzo restano comunque le regole base come l’uso della mascherina Ffp2, il green pass rafforzato o se si è guariti da meno di sei mesi un test negativo eseguito nelle 48 ore precedenti
Lo prevede l’articolo 7 del decreto-legge 24 dicembre 2021, numero 221, convertito il 18 febbraio 2022, che dispone “l’accesso dei visitatori alle strutture sanitarie ospedaliere, residenziali, socio-assistenziali, socio sanitarie e hospice”.
Ai direttori sanitari “Viene data facoltà di adottare misure precauzionali più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico, garantendo un accesso minimo giornaliero non inferiore a quarantacinque minuti”.
L’accesso non sarà invece, consentito ai visitatori in possesso del semplice green pass base, ottenibile tramite il solo tampone antigenico o molecolare.
Il blocco delle visite in ospedale aveva suscitano forti critiche e il ripristino degli incontri era atteso da moltissimi italiani che da mesi soffrono l’impossibilità di vedere i propri cari spesso costretti al ricovero per gravi malattie.
Andiamo però ad analizzare le varie fattispecie
L’ingresso intanto sarà nuovamente consentito solo ai familiari dei pazienti che potranno trattenersi per circa 1 ora (45 minuti per l’esattezza), e con la possibilità di accedere anche tutti i giorni negli orari stabiliti a seconda dalle strutture ospedaliere.
Chi vorrà entrare dovrà essere munito di green pass da ciclo vaccinale completato o da guarigione da Covid con ciclo vaccinale primario, e cioè due dosi vaccinali e l’esito di un tampone negativo. Quello che non sarà più richiesto obbligatoriamente è invece il tampone.
Fino a quella data restano le regole valse fino ad ora per accedere in visita ai parenti ricoverati, e cioè nelle sale d’attesa e con una durate massima di 15 minuti.
Non solo parenti ma anche amici potranno accedere nei reparti in visita
Parenti ma anche amici dei ricoverati potranno accedere ai reparti di degenza e ricovero delle strutture ospedaliere, e permanere in visita con il proprio caro, ma per farlo occorre:
essere guariti dal Covid, aver completato il ciclo vaccinale primario e sottoporsi a tampone previo esito negativo dello stesso. Il test antigenico rapido o molecolare dovrà essere eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.
aver completato l’intero ciclo vaccinale: ossia tutte le persone che avranno ricevuto la dose booster (senza la necessità di effettuare alcun tampone).
Le persone che non sono vaccinate non avranno accesso ai reparti e non potranno far visita ai parenti ricoverati nemmeno con l’esito negativo di un tampone.
Restano valide le regole base, ovvero quella di indossare una mascherina Ffp2, igienizzare le mani o indossare i guanti. Così come per le Rsa, in alcuni reparti verranno richieste protezioni ulteriori (calzari o tute).
Le regole per chi va nelle Rsa
Nelle Rsa è consentito solo l’accesso dei visitatori (familiari/caregiver) dei degenti che soddisfano i seguenti requisiti:
essere in possesso di certificazione Super Green Pass Covid-19 rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo (booster) successivo al ciclo vaccinale primario, quindi a chi ha ricevuto le tre dosi di vaccino;
avere il green pass rilasciato a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione unitamente a una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.
Avere il Super Green Pass Covid-19 rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo (booster) successivo al ciclo vaccinale primario, quindi a chi ha ricevuto le tre dosi di vaccino;
avere certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione unitamente a una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.
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Parenti in ospedale: torna l’accesso alle visite dei ricoverati. Ecco cosa cambia