Roma, cambio di residenza in 15 minuti: il sito del Comune in tilt dopo tre giorni

Cambio di residenza in 15 minuti: ma ci vuole più di in un'ora e il sito si blocca per problemi di manutenzione

Roma, cambio di residenza online in 15 minuti: sembra quasi un sogno, e infatti non funziona. L’annuncio di questa rivoluzione telematica dell’anagrafe del Comune, era stato pubblicizzato per tutta Roma, così come il precedente e noto esploix, della risoluzione della stessa pratica in soli tre giorni. Ma già dopo 48 ore dalla presunta attivazione online, il sistema è andato in tilt, e ai cittadini è venuto il dubbio di una bufala pubblicitaria. Ecco perchè.

Cambio di residenza in 15 minuti: ma ci vuole più di in un’ora e il sito si blocca per problemi di manutenzione

Cambio di residenza in 15 minuti: un importante snellimento telematico, che il Comune di Roma aveva annunciato da giorni con partenza dal 1 marzo. Ma allo start degli utenti, e dopo appena due giorni dall’avvio del sistema, qualcosa si è già inceppato mandando a vuoto un bel po’ di pratiche.

A raccontarlo con un po’ di amaro in bocca, sono stati alcuni tra i primi utilizzatori del servizio, che si sono cimentati con ottimismo e fiducia nella procedura online del cambio di residenza. Ma da un’operazione molto “smart” quale avrebbe dovuto essere, è invece risultata un vero incubo. Il sito si blocca ogni due per tre, e proprio alla fine di una lunga procedura, sforna anche un inquietante messaggio di “lavori in corso”.

Lo sfogo social arriva oggi da Eleonora, una cittadina di Ostia a cui abbiamo voluto dare “voce”, quale tester tipo di questa miglioria telematica poco convincente, e nella necessità, per aver appena comprato una casa nello stesso comune, di fare il cambio di residenza.

“Siccome dal 1 marzo il servizio doveva essere operativo – ha spiegato Eleonoradal giorno 3 mi sono messa all’opera dal computer di casa. Ero arrivata a compilare tutti i passaggi, ma una volta arrivata allo step in cui andavano allegati i documenti e l’avvenuta stipula – quindi quasi al traguardo dell’invio -, alla conferma dell’ultima operazione, il sito, invece di darmi l’ok sulla corretta procedura, si è drammaticamente bloccato, e per giunta dopo un’ora buona di dedizione: altro che 15 minuti”.

Il sistema la rimandava ad una “pagina non trovata per temporaneo aggiornamento”. Così il giorno seguente alla richiesta telefonica di assistenza allo 060606, un’operatrice di Roma Capitale, ha svelato l’arcano alla cittadina: il sito del Comune per gli ambiti di residenza online, è momentaneamente in manutenzione. O meglio, in realtà non deve esserne mai uscito.

In pratica con l’accesso ad un’operazione che doveva diventare più snella, il sistema informatico dell’anagrafe della Capitale si è invece bloccato. Una questione che, quantomeno per somiglianze propagandistiche, riporta alla memoria recente della gaffe del sindaco sui tempi per il rilascio del cambio di residenza, che grazie ad un incredibile, quanto impossibile procedimento, avrebbero consentito, proprio dal 1 marzo, il rilascio in 72 ore della nuova residenza.

L’annuncio, aveva scatenato polemiche a più riprese sulla sua presunta scarsa conoscenza della normativa prevista per scongiurare situazioni di illegalità o di pericolo pubblico, che non considerava minimamente nè il regolamento nè i tempi tecnici di 45 giorni per effettuare gli accertamenti e le verifiche necessarie e far scattare il silenzio/assenso (leggi qui).

Digitalizzazione e alleggerimento burocratico: ancora un’oasi nel deserto

In tutto questo polverone legittimo, una sola cosa era stata accolta delle promesse fatte dal primo cittadino, e cioè il progetto e la predisposizione di un portale moderno e funzionale con la piena digitalizzazione delle procedure e l’alleggerimento burocratico. Ma a quanto pare, anche in questo caso, ci troviamo di fronte ad una falsa partenza.

Eleonora è riuscita comunque nel suo intento di inviare i documenti per il cambio di residenza, ma solo utilizzando la vecchia strada, tutt’altro che facile e veloce, e che presuppone anche una certa pazienza e dimistichezza con il PC.

E così, proprio come sarà toccato fare a tutti i primi utenti che hanno fallito online loro malgrado, ha dovuto stampare i moduli, compilarli a mano, in seguito scansionarli e salvarli in PDF, per poi, infine, inviarli alla pec del servizio del Comune tramite la propria posta certificata, perché diversamente si sa, non possono essere né accettati né lavorati.

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Roma, LcR: “Cambio residenza in 72 ore? Gaffe del sindaco”