Vasilij è un cittadino ucraino che vive in Italia: oltre alla raccolta di pacchi umanitari annuncia di partire per combattere. “Ho perso amici e parenti sotto le bombe”
Ha perso amici e parenti sotto le bombe russe. E non si accontenta di aver avviato una raccolta di beni di prima necessità presso la parrocchia di Santa Monica di Ostia (leggi qui). Così ha deciso che partirà per rientrare nel suo paese e combattere contro gli uomini di Putin.
Vasilij è un cittadino ucraino che vive e lavora in Italia, a Ostia. Si è subito mobilitato insieme con i parrocchiani della chiesa di Santa Monica per raccogliere beni di prima necessità per fronteggiare la grave emergenza che stanno affrontando i suoi connazionali. Nato a Černivci, cittadina della regione storica della Bucovina del nord, nell’Ucraina occidentale, vive da anni nel nostro Paese dove lavora e rispetta le regole. In patria ha lasciato la mamma, malata da sette anni, e il fratello che la assiste.
“In questa assurda guerra – racconta Vasilij con le lacrime agli occhi – ho già perso il fratello di un mio amico, una nonna, un amico del cuore che frequentavo dai tempi della scuola. In Ucraina stanno morendo i bambini. Io mi chiedo: perché la Russia ha fatto questo?”.
“Ho deciso – aggiunge con determinazione – Io vado. Se non si raggiunge la pace, prendo l’autobus o qualche altro mezzo e me ne vado a combattere per la pace del mondo. Voglio la pace per il mondo. Per favore, aiutateci a fermare questo diavolo”.
Intervista raccolta da Emanuele Valeri