Atomica, da deterrente a minaccia nucleare

Il "nemico nucleare" è tornato, anche se in realtà non era mai andato via: da domenica l'arsenale nucleare russo è a DEFCON 2

La bomba atomica ha regalato quasi ottant’anni di relativa e privilegiata tregua ai protagonisti più evoluti del genere umano. Ma quanto durerà? Di seguito, in una lettera inviata alla nostra redazione, dal polemista de Il Fatto Quotidiano e di Tpi Maurizio Contigiani, ecco la sua analisi di un percorso economico/politico involutivo ormai avviato e non più arrestabile.

Il “nemico nucleare” è tornato, anche se in realtà non era mai andato via: da domenica scorsa l’arsenale nucleare russo è a DEFCON 2

Dalla scorsa domenica l’arsenale nucleare russo è arrivato al secondo livello di allarme, e pur sapendo che, come nel sistema americano, ne mancano altri due per arrivare alla massima allerta, nessuno si sentirà più al sicuro all’idea che questo terribile iter è iniziato (leggi qui).

La strategia di Putin, in queste ore drammatiche, sembra aver preso per altro una direzione decisionale senza passaggi intermedi, confermata dal fatto che il presidente russo, non ha usato i canali di comunicazione ufficiali preventivi, prima di decidere per il DEFCON 2.

Una riflessione sul nucleare è d’obbligo in questo momento, che riprende da dove in qualche modo era rimasta sospesa, al tempo della guerra fredda, ma che vede ancora gli stessi protagonisti, nella possibilità di far tremare il mondo.

Dobbiamo dire grazie solo alla bomba atomica ma per quanto tempo ancora?

E’ questo l’interrogativo che si pone Maurizio Contigiani in questo suo intervento per canaledieci.it:

Sapevo che qualunque cosa avesse inventato l’uomo, alla fine, l’avrebbe sempre usata contro se stesso. Come nel film di Kubrick, quando la scimmia fa il primo passo verso l’evoluzione, con il primo vagito di un’intelligenza che la porterà a rendersi conto che esistono strumenti da poter utilizzare per migliorare la propria esistenza anche nella supremazia nei confronti dei suoi simili e lo mette in pratica, uccidendo il suo simile, utilizzando quel femore come arma nella contesa per annettersi  uno specchio d’acqua essenziale per la sopravvivenza di tutti. Un lungo percorso fino ad arrivare alla scoperta dell’energia nucleare, talmente devastante nel suo utilizzo bellico, da diventare inutilizzabile nelle perenni dispute cruente alle quali la nostra storia ci aveva tristemente abituato. La bomba atomica ha regalato quasi ottant’anni di relativa e privilegiata tregua ai protagonisti più evoluti del genere umano. Costoro, grazie alle avanzate tecnologie di cui disponevano, sono stati prima in grado di produrre la più grande tragedia del genere umano, la Seconda Guerra Mondiale, e poi hanno potuto paradossalmente beneficiare della pace, esclusivamente per merito della deterrenza prodotta dal più micidiale strumento di distruzione di massa, lontano anni luce dalla battaglia dei femori. Ma quanto durerà?Certamente non in eterno. Prima o poi succederà, e accadrà nel momento in cui uno dei due principali detentori di questo strumento si troverà economicamente con l’acqua alla gola. Per qualsiasi motivo ma pur sempre con l’acqua alla gola. La storia insegna ma l’uomo non impara, la seconda guerra mondiale ha creato mostri conseguenti a crisi e dislivelli economici intollerabili, e il nostro compito non dovrebbe essere altro che quello di evitare o ritardare il più possibile il momento in cui uno dei possessori della bomba si possa trovare un giorno nella condizione di creare un altro Hitler. Oggi vediamo i primi segnali, Tramp e Putin sono le prime avvisaglie di come un percorso economico/politico involutivo possa portare ad elementi di questo genere, ancora lontani da provocare un qualcosa che non si può nemmeno nominare. Ma la strada, prima o poi. sarà quella”.

Maurizio Contigiani

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