Una domenica di enorme terrore per una coppia di genitori che, questo 27 febbraio, hanno visto per due volte il proprio figlio tentare di togliersi la vita
Una domenica di puro terrore questo 27 febbraio 2022 per una coppia di genitori, che questa mattina ha richiesto l’aiuto di polizia, vigili del fuoco e sanitari del 118. “Aiuto, mio figlio è chiuso in camera sua, temo che voglia tentare il suicidio”, ha detto piangente la madre ai poliziotti nella prima chiamata, effettuata verso 8.50.
Il giovane, 23 anni, si era infatti rinchiuso nella sua stanza, al quarto piano di un palazzo di via Maria Melato, in zona Serpentara. Già nella serata di sabato aveva manifestato segni di instabilità, ma i genitori non potevano mai pensare che sarebbe arrivato a tanto. I tentativi di farlo uscire dalla stanza sono stati tutti vani: “Mi ammazzo”, avrebbe detto ai genitori.
“Per favore, correte, si sta per buttare di sotto”, la seconda chiamata, effettuata dal papà pochi minuti dopo la prima effettuata dalla mamma. L’uomo ha raccontato agli agenti che il figlio era chiuso a chiave nella sua stanza, al quarto piano del palazzo, dalle 7 del mattino e non voleva saperne di uscire. A quel punto alcune pattuglie della polizia del Distretto Fidene-Serpentara, insieme a un’ambulanza del 118 e al personale dei vigili del fuoco, erano già giunte sul posto per prestare soccorso ed evitare la tragedia, ma non è stato affatto facile riuscirci.
Il 23enne, sentite le sirene sottostanti, deciso nelle sue intenzioni, ha aperto la finestra e si è lanciato di sotto, finendo però nel terrazzino dell’inquilino del terzo piano, che non era in casa in quel momento. A quel punto i vigili del fuoco hanno aperto prima la porta della stanza e, verificando che il ragazzo si era buttato ed era finito nel terrazzo sottostante, sono corsi di sotto per cercare di salvarlo.
Mentre i vigili del fuoco stavano lavorando al terzo piano, un’altra squadra aveva già posizionato il telo salvavita per prevenire un altro tragico lancio da parte del ragazzo. Che infatti ci ha riprovato: mentre i vigili del fuoco stavano dandosi da fare per aprire la porta, questi si era rialzato, nonostante fosse dolorante per la caduta, e si era di nuovo gettato nel vuoto cercando la morte, anche stavolta, per fortuna, senza successo.
Già, perché il giovane è planato proprio sul telo montato dai vigili del fuoco poco prima riuscendo così a non morire: per lui solo qualche trauma e delle escoriazioni. Successivamente, visibilmente sotto choc è stato subito portato al pronto soccorso dell’ospedale Sandro Pertini per le cure ed i rilievi psichiatrici del caso.
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