Della raccolta se ne sta occupando il rettore della chiesa ucraina di Santa Sofia, Marco Semehen
Roma, anche la chiesa Ucraina di Santa Sofia nel popoloso rione di boccea si sta mobilitando per raccogliere beni di prima necessità da mandare in Ucraina. Della questione se ne sta occupando in persona il rettore della Chiesa padre Marco Semehen.
Chi volesse contribuire, darebbe un aiuto enorme. I pacchi andranno inviati a Roma, in buono stato di conservazione presso la Basilica di Santa Sofia in via Boccea 478.
All’iniziativa partecipano gli agenti della polizia locale di Roma Capitale per sostenere il popolo ucraino, colpito dalla guerra. I caschi bianchi dei vari gruppi territoriali, unitamente al personale della Banda musicale del corpo, hanno attivato una rete solidale che ha portato a raccogliere in poco tempo un consistente quantitativo di generi di prima necessità, perlopiù alimenti, medicinali e articoli sanitari che ora, grazie all’opera della Basilica di Santa Sofia di via Boccea, nonchè di altre associazioni, saranno fatti recapitare, per mezzo di tir e pullman, alle famiglie ucraine. Un’azione di solidarietà che gli agenti porteranno avanti anche nei prossimi giorni al fine di continuare a fornire un aiuto concreto alle tante persone che, a causa della guerra, stanno vivendo momenti di estrema difficoltà.
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