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Attivato il “Contratto di Fiume Tevere” tra rilancio ambientale e rimozione dei relitti

Siglato il "Contratto di fiume del Tevere" tra la Regione Lazio ed 86 amministrazioni locali, compresa quella di fiumcino

Riprenderanno presto le operazioni di rilancio del Fiume Tevere grazie ad alcune opere di rilancio ambientale tra cui la  rimozione dei 17 relitti di barche affondate lungo le sponde della Fossa Traianea a Fiumicino.

Siglato il “Contratto di fiume del Tevere” tra la Regione Lazio ed 86 amministrazioni locali, compresa quella di fiumcino

È stato infatti siglato il “Contratto di fiume del Tevere”, tra Regione e 86 amministrazioni compresa quella di Fiumicino, nel quale rientrano gli interventi di bonifica degli scafi sommersi.

L’obiettivo principale dell’accordo è varare azioni di tutela, cura dei fiumi e dell’ambiente circostante nel tratto di Tevere da Castel Giubileo alla foce di Fiumicino. “Alla fine di un lungo processo siamo riusciti a varare il Contratto con un investimento di quasi 4 milioni di euro – commenta il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti -. Tra le azioni più significative c’è sicuramente il progetto delle “barriere” che ci ha permesso di intercettare i rifiuti galleggianti presenti sul Tevere, costituiti principalmente da materiale plastico, prima del loro naturale arrivo in mare». Il riferimento è alle “dighe” sulla superfice del fiume, in prossimità di Capo due Rami, che hanno consentito di preservare in parte l’ecosistema con il blocco della plastica diretta sulle spiagge del Comune costiero.

“Ora è obbligatorio condurre il progetto con azioni dedicate che affrontino il tema dei relitti affondati lungo il canale navigabile – sottolinea il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino -. L’altro aspetto che ci preoccupa riguarda il barcone ormeggiato a pochi metri dal ponte “2 giugno” che rappresenta un enorme pericolo. Abbiamo già rischiato grosso quando, lo scorso anno, si è staccato dalla banchina finendo addosso all’attraversamento mobile. Ora il “Franca Real” è inclinato su un fianco e è ancora più urgente intervenire». I riflettori sono però puntati sui pericolosi relitti adagiati sul fondale lungo le sponde della Fossa Traianea. Stando al censimento fatto negli anni passati dalla Capitaneria di porto erano 22 i natanti affondati e 5 erano stati rimossi grazie a uno stanziamento straordinario di 150 mila euro della Regione. Il numero delle barche da diporto e dei pescherecci, dai 7 ai 17 metri, è di 17 unità navali semisommerse lungo le golene, se nel frattempo non sono colati a picco altre unità. Fondate le preoccupazioni degli operatori portuali i quali temono che la violenza delle piene del fiume possa strappare gli ormeggi precari o le murate degli scafi deteriorati e trascinarli alla foce, mettendo così in pericolo le flotta e le barche della “piccola pesca”. Negli anni seguenti si è verificato che una cabina di pilotaggio di un peschereccio in disarmo è stata sradicata e spinta dalla corrente fino alla foce: è stata recuperata in extremis e adagiata sulla banchina. “Oltre alla totale bonifica del canale dagli scafi affondati – precisa David Di Bianco, delegato del sindaco alla nautica – puntiamo anche su alcuni progetti come costruzione di un approdo presso l’area archeologica di Portus, in modo da favorire l’archeo-turismo fluviale di concerto ovviamente con il Parco archeologico di Ostia Antica”.

L’Associazione Culturale “CIVILTA’ NOVA” ha firmato il Contratto di Fiume nella sede della Regione Lazio

Questi alcuni dei passaggi più significativi inerenti al contratto firmato:

“È con grande piacere che, la sottoscritta Arch. Anna Maria Cappiello, in qualità di Presidente dell’Associazione Culturale “Civiltà Nova”, che comunica ai nostri amici e appassionati che seguono le nostre iniziative sul territorio la notizia che la nostra Associazione Culturale ha firmato, ieri sera nella sede della Regione Lazio, il Contratto di Fiume del Tevere, tratto romano, Castel Giubileo, fino alle foci di Ostia Lido e Fiumicino”.

“È stato un traguardo importante ottenuto grazie al coordinamento dell’Associazione “AGENDATEVERE” che ci ha aiutato a mettere insieme gli sforzi di una vita, fatti da tanti appassionati che, da soli o in forma associativa (85 Associazioni hanno firmato), nelle Istituzioni (Regione, Città  Metropolitana (ex-Provincia di Roma), Comune di Roma e Fiumicino) hanno contribuito e contribuiranno a far riscoprire le qualità di questo nostro fiume ai romani e ai milioni di turisti che visitano e visiteranno Roma.  Un fiume, che ha iniziato a recuperare il baratro in cui la stampa romana e nazionale, forse troppo cattiva e superficiale, lo aveva definito “fogna a cielo aperto”, quando diventò uno degli “ambiti strategici”, del nuovo PRG di Roma (1999), grazie alla tenacia del nostro socio e consigliere, ing. Fausto Testaguzza che ebbe la possibilità di far parte, come “consulente di settore per il Tevere e Litorale Romano” della squadra che ha redatto il PRG di Roma, poi approvato 12/02/2008.In questa vera e propria opera di riappropriazione del Tevere, da parte dei cittadini, non va dimenticato il ruolo delle Associazioni, come la nostra, che hanno in questi anni organizzato una serie di eventi culturali, turistici ed educativi per le scuole di ogni ordine e grado che, navigando il fiume, dentro e fuori Roma, ed in particolare, nel tratto da Roma Ponte Marconi fino agli Scavi di Ostia e/o a Fiumicino, hanno consentito a tanti cittadini di scoprire la storia e la natura che ci sono,nonostante i tanti superficiali denigratori, lungo il Tevere., riscuotendo sempre grande meraviglia. Con la firma di questo “contratto” e le risorse disponibili, per le iniziative finora previste e altre numerose che arriveranno, speriamo che inizi quel recupero ambientale”.

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