Salute: Teniamo lo smartphone in carica accanto al letto, nell’eventualità di una chiamata urgente nel cuore della notte o perché vi abbiamo impostato la sveglia del mattino. Ma gli effetti delle vicinanza con questo apparecchio mentre dormiamo, sono molto negativi per la salute, e alcuni studi scientifici lo confermano.
Tra alterazioni metaboliche e depressione: ecco le conseguenze dell’uso improprio dello smartphone, e della vicinanza notturna all’apparecchio in carica
Dormire con lo smartphone in carica vicino al letto, è una cattiva abitudine che può portare a gravi problemi per la salute. Dalla radiazione magnetica emessa dall’apparecchio, alla luce artificiale prodotta dagli schermi, tutto può provocare, in un momento molto delicato come il sonno notturno, importante per il metabolismo, dei seri squilibri, che comportano lo sviluppo di patologie gravi quali il diabete, l’obesità e la depressione.
Ecco cosa succede al nostro metabolismo
Durante la notte, in risposta alla mancata stimolazione dei fotorecettori retinici da parte della luce diurna, l’Epifisi, che è una piccola ghiandola presente nel cervello, produce la melatonina, un ormone lipo-idrosolubile regolatore del sonno, e potente antinfiammatorio che stimola il metabolismo e la funzione immunitaria.
Per questo, la presenza di una fonte di luce, soprattutto artificiale, nelle ore notturne, rappresenta un fattore negativo determinante per la riduzione dei livelli di melatonina rilasciati durante la notte, che agisce anche sull’insorgenza di problemi di salute quali insonnia e obesità, tra loro strettamente correlati, come ha dimostrato questo studio sugli effetti della melatonina sulla funzione mitocondriale nel tessuto adiposo.
Così come la luce dello schermo dello smartphone, anche per le radiazioni elettromagnetiche generate quando il telefono è in carica, è stato dimostrato un effetto inibente molto rilevante nella produzione della melatonina.
Basti pensare a quanto il valore di radiazione elettromagnetica rilasciata dal telefono, aumenta quando viene messo in carica, passando da è 2,3 milligauss (mG) quando non è collegato ad una presa di corrente, a 3,4 quando viene messo in carica.
Questi valori, già allarmanti circa gli effetti sul metabolismo, per altro variano, peggiorandone gli effetti, anche a seconda della nostra distanza dallo smartphone, mentre dormiamo: considerando che a 5 cm, 10 cm e 15 cm i milligauss (l’unità di misura del campo magnetico), sono rispettivamente di 1 mG, 0,5 mG e 0,3 mG.
Gli effetti della vicinanza alla luce dello smartphone nelle ore notturne, sono poi apparsi considerevoli, anche sull’incidenza del diabete, ed approfonditi in questo studio su come l’esposizione alla luce arricchita di blu mattutina e serale, altera la funzione metabolica negli adulti normopeso.
L’esperimento, durato diversi giorni, ha confermato come la luce arricchita di blu nelle ore notturne, altera in modo acuto il metabolismo del glucosio e la sonnolenza, con meccanismi di relazione e impatto sulla regolazione della fame e dell’appetito, e risultati che hanno dato ulteriore supporto al ruolo dell’esposizione alla luce ambientale nella regolazione del metabolismo.
Addormentarsi con lo smartphone accanto al cuscino può essere quindi, come scientificamente provato, per esposizione a luce artificiale e radiazioni, la causa di una pericolosa alterazione del metabolismo del glucosio e la sonnolenza.
Gli stati d’ansia e la depressione: altre conseguenze dell’uso improprio dello smartphone, e della vicinanza notturna all’apparecchio in carica
Ma non basta, parlando di questi processi la scienza non solo ribadisce una per così dire azione diretta sulle più comuni patologie degli ultimi due secoli, ma lancia un allarme su tutti gli altri effetti non meno gravi dovuti ad un cattivo sonno, cioè disturbato da fattori artificiali.
Questi effetti, sono la stanchezza fisica e gli stati alterati dell’umore, che messi insieme ad altre gravi condizioni da gestire, come ad esempio la tensione per una condizione pandemica ancora incerta, influiscono in modo pesante sull’umore, aumentando il nervosismo, l’ansia e stati depressivi nei soggetti adulti, ma anche sui più giovani.
Su questi ultimi poi, che fanno dello smartphone un utilizzo più costante, diurno e notturno, e sui quali gli effetti psicologici di questa vicinanza, sono ravvisati in modo anche più significativo (leggi qui), influiscono anche le condizioni più recenti della DAD, e la conseguente dispersione scolastica, ma anche l’eccesso di sedentarietà, il binge watching e dipendenza da videogiochi (leggi qui).
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