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Infernetto, Evoluzione Civica: “Danno erariale per i pini abbattuti sul viale”

Paula de Jesus, Responsabile per ambiente, patrimonio e demanio, pone alla cittadinanza e alle istituzioni interrogativi riguardo al recente abbattimento degli alberi

Infernetto: secondo Evoluzione Civica è configurabile il danno erariale unitamente ad una serie di altri reati, per quanto riguarda i pini abbattuti su viale di Castel Porziano.

Paula de Jesus, Responsabile per ambiente, patrimonio e demanio, pone alla cittadinanza e alle istituzioni interrogativi riguardo al recente abbattimento degli alberi

Così si è espressa al riguardo Paula de Jesus, Responsabile per ambiente, patrimonio e demanio: “Abbiamo avuto la conferma su quanto da noi denunciato il 5 e poi il 15 gennaio scorso a seguito del nostro accesso civico generalizzato. I 37 pini abbattuti su viale di Castelporziano sono ‘atterrati’ in un’area verde presso via Bersone all’Infernetto, una convenzione nota come Castelporziano Sud, dove però le alberature erano a carico dei privati. A questo punto è evidente che si configura un danno erariale e una serie di altri reati”.

Nel dettaglio la De Jesus richede quanto prima un tavolo di confronto: “Chiediamo dunque che venga convocata dalla Presidente Valentina Scarfagna, una Commissione Ambiente ad hoc e che si chiariscano in tale sede i seguenti punti:

–  Perché sono stati abbattuti 37 pini e spostate queste alberature dentro ad una convenzione

–  Perché sono state rimosse 37 alberature (pino) di un tipo e piantate altre tipologie di alberature in quella convenzione (sughere e cerri)

–  Quali siano i costi di queste alberature e di quelle invece della stessa tipologia su viale di Castelporziano

 – Se è stata prevista la manutenzione di questi alberi e perché si dichiara che esiste un impianto di irrigazione che in realtà non c’è.

 – Cosa si intende fare sulla questione fitosanitaria su Viale di Castelporziano”.

In particolare, la De Jesus si sofferma ulteriormente sul grave danno apportato con l’abbattimento degli alberi: “L’atterraggio di tipologia diversa all’interno di una convenzione non è accettabile sotto alcun profilo, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di inizio anno dell’Assessore all’Ambiente, Valentina Prodon, e dell’Assessore al Patrimonio, Guglielmo Calcerano, che decretavano la morte di Viale di Castelporziano”.

“In particolare – prosegue la De Jesus – Anche LabUr – Laboratorio di Urbanistica, si era occupato dell’argomento inviando una diffida al Municipio X a far posizionare altrove le 37 alberature in sostituzione di quelle rimosse, in particolare in parchi e giardini pubblici, essendo prevalente il ripristino del valore paesaggistico, naturalistico e culturale del viale di Castelporziano sopra ogni altra destinazione”.

In conclusione, l’appello principale che viene fatto è soprattutto quello di essere limpidi sull’argomento: “Un municipio devastato dal malaffare negli appalti  del verde pubblico  durante ‘mafia capitale’ – conclude – ha l’obbligo di far chiarezza su tutti i passaggi amministrativi se non vuole rendersene complice”.

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