Valle Galeria: “Non vogliamo più nessun tipo di impianto di rifiuti”

Valle Galeria libera dai rifiuti: ma la richiesta di stop a tutti gli impianti con iniziative di riqualificazione del territorio restano inascoltati 

Roma: dopo l’annuncio dell’approvazione delle delibere sui progetti per la partecipazione ai bandi per il finanziamento di impianti di rifiuti, nell’ambito delle risorse del Pnrr, e l’indicazione di dove verranno localizzati i nuovi 10 centri di raccolta su Roma, non si fa attendere la reazione di dissenso dei cittadini di Valle Galeria, in merito alla collocazione di un nuovo impianto al confine di quel territorio. I dettagli.

Valle Galeria libera dai rifiuti: ma la richiesta di stop a tutti gli impianti con iniziative di riqualificazione del territorio restano inascoltati

“Non possiamo che esprimere il nostro più totale dissenso, per quanto appreso da alcune agenzie di stampa, e cioè che il Comune di Roma con una delibera di giunta, ha deciso di aggiungere un nuovo impianto a Ponte Malnome per la lavorazione della carta di tutta Roma, oltre al biogas di Casal Selce al confine della Valle Galeria – ha comunicato il Comitato Valle Galeria Libera -. Un nuovo impianto che si andrà ad aggiungere ai due TMB (impianti di Trattamento meccanico-biologico) di Cerroni, facendo concentrare tanti impianti in un unico territorio, e serviti per altro da mezzi pesanti”.

La novità, arriva come una doccia gelata sui cittadini di quel territorio, che da tempo stanno cercando un miglioramento in termini di riqualificazione, di una zona che ha già dato tanto,  ed è per questo pesantemente compromessa, dalla presenza degli impianti di rifiuti.

“In vari incontri – prosegue il Comitato nella nota – avevamo già manifestato al Comune e alla Regione le nostre rimostranze, e cioè che nella Valle Galeria non volevamo più nessun tipo di impianto di rifiuti, ma al contrario auspicavamo che il territorio dovesse essere protetto e riqualificato”.

L’istanza presentata a più riprese, è sembrata sempre inascoltata, e ancora oggi a giudicare dalle scelte deliberate dal Comune di Roma, il sostegno che arriverà non sarà di quel tipo. Scelte di cui per altro il sindaco della Capitale va piuttosto fiero, sostenendo, a margine dell’approvazione delle delibere, di aver raggiunto l’obiettivo di un ammodernamento degli impianti atteso da 15 anni.

Il costo dei nuovi impianti

Intanto proprio per gli impianti aspramente contestati, nella linea d’intervento B del Pnrr, relativa a nuovi impianti per la gestione dei rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti, per i due impianti di selezione e valorizzazione della carta e della plastica rispettivamente a Ponte Malnome (Mun. XII)  e Rocca Cencia (Mun. VI) e i due impianti di digestione anaerobica della frazione organica rispettivamente in località Casal Selce (Mun. XIII) e Cesano (Mun. XV), il costo complessivo ammonterà a 161 milioni di euro, di cui 123 finanziati con le risorse Pnrr, e 38 con fondi provenienti dal piano degli Investimenti di Ama.

Un grande investimento insomma, e non è il solo su Roma (leggi qui), che nelle previsioni dovrebbe sia elevare la percentuale della raccolta differenziata ai livelli che ci sono richiesti dall’Europa, che ridurre il peso della TA.RI. sulla spesa dei cittadini romani. 

Obiettivi che avanzano e si muovono però, di pari passo con il disagio di alcuni territori, sui quali sembrano sempre confluire invece, le scelte più sacrificanti. Intanto cittadini di Valle Galeria, tramite il Comitato Valle Galeria Libera, stanno ora valutando le iniziative di natura legale da intraprendere da qui a breve.

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Ecco dove sorgeranno i nuovi impianti di Roma per i rifiuti