A tradire il malvivente, il modus operandi adottato per le rapine, che era sempre lo stesso
Roma: è stato arrestato il rapinatore seriale dei tassisti, tradito dal suo braccialetto antistalking. I carabinieri della stazione Roma Tor Tre Teste, dopo approfondite indagini svolte su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, arrestando un romano di 42 anni, con precedenti, gravemente indiziato di essere l’autore di ben 3 rapine ai danni di tassisti.
I colpi sono avvenuti all’interno dei taxi e la tratta dove operava il criminale era sempre la stessa: si muoveva tra i quartieri del Quarticciolo e dell’Alessandrino.
A portare all’arresto è stato il modus operandi del rapinatore, che era identico in tutti i casi, descritto con dovizia di particolare dalle vittime in sede di denuncia: l’uomo saliva a bordo del taxi e, raggiunta la destinazione indicata, iniziava ad aggredire verbalmente i conducenti, mostrando un braccialetto elettronico che aveva alla caviglia, affermando di essere un criminale agli arresti domiciliari e quindi incutendo nei tassisti grande paura, paventando la sua pericolosità. In un caso, una vittima ha raccontato che l’indagato gli avrebbe anche puntato contro una pistola. Grazie allo stratagemma del braccialetto, il malvivente non solo non pagava le corse effettuate ma rapinava anche altro denaro agli autisti.
I carabinieri della stazione Roma Tor Tre Teste, unendo questi resoconti all’analisi dei tabulati di geolocalizzazione del dispositivo di monitoraggio hanno potuto raccogliere i pesantissimi elementi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, che hanno quindi portato l’Autorità giudiziaria ad emettere il provvedimento.
Al termine delle indagini Il 42enne è stato quindi portato in carcere, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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