Un passante ha notato e consegnato ai carabinieri un pacco bomba lasciato davanti casa di Pino Musolino, dell'Autorità di sistema portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta
Un rudimentale pacco bomba è stato trovato, a Civitavecchia, nei pressi dell’abitazione di Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno centro settentrionale. Solidarietà e indignazione da parte del mondo industriale e politico.
L’ordigno, che sarebbe potuto esplodere, è stato notato giovedì sera da un pensionato, che invece di dare l’allarme lo ha portato direttamente alla caserma dei carabinieri. Sono quindi intervenuti gli artificieri che lo hanno neutralizzato. Una pattuglia di militari dell’Arma, si è quindi recata sul posto del ritrovamento ma – viene spiegato – non sono stati trovati biglietti o altri elementi che possano collegare con certezza l’ordigno a Musolino.
Su questo aspetto le indagini sono in corso, così come quelle finalizzate a risalire all’autore del gesto. Il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale è responsabile dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
Secondo gli accertamenti tecnici, il pacco bomba nonostante fosse stato costruito in maniera abbastanza rudimentale, era in grado di esplodere ed avrebbe potuto creare non pochi danni. L’ordigno dotato di una pila, collegata con due fili ad un timer e ad un discreto quantitativo di esplosivo. Resta da capire se la deflagrazione non sia avvenuta per un guasto oppure se si sia trattato di un avvertimento piuttosto realistico.
Gli investigatori stanno passando al setaccio le immagini dei diversi sistemi di videosorveglianza che si trovano nei dintorni dell’abitazione di Pino Musolino per cercare di risalire a indizi che possano portare ai responsabili del gesto.
«Una cosa del genere lascia sgomenti e non trova nessuna motivazione o giustificazione. La vera preoccupazione riguarda mia moglie e mio figlio, perché per quel che riguarda il lavoro, non sono tipo che cambia idea con le intimidazioni». Così ha commentato Pino Musolino, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ed ex responsabile del Porto di Venezia,
«Il pacco bomba indirizzato al presidente dell’Autorità portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale è un gesto indegno e vile». È quanto dichiara il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, aggiungendo che «di fronte a gesti del genere, siamo di nuovo a sottolineare con forza l’importanza e il valore del dialogo e della concertazione, esprimendo la nostra più sentita solidarietà al Presidente». «Assoporti si stringe attorno al collega Pino Musolino al quale è stato consegnato un pericoloso ordigno davanti alla porta di casa»: ad affermarlo in una nota è il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri. «Il grave gesto intimidatorio di cui è stato vittima il Presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia Pino Musolino è un atto vile che condanniamo con fermezza. Auspichiamo che le forze dell’ordine possano risalire al più presto all’autore di questo atto, che suscita sgomento» dichiara il presidente di Unindustria, Angelo Camilli. «Le scelte da fare per il territorio sono impegnative e difficili e bisogna andare avanti con coraggio senza farsi intimidire, quel coraggio che non manca di certo a Musolino. A lui va tutta la mia vicinanza e quella degli imprenditori del territorio», conclude Camilli.
«La Regione Lazio è vicina al Presidente dell’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia, Pino Musolino al quale va tutta la mia solidarietà per la grave e inaccettabile intimidazione ricevuta. Gesti come questi vanno condannati con estrema fermezza e sono fiducioso che gli inquirenti possano fare presto luce su chi ha commesso un atto così vile e indegno». Così in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.