Serie A, attaccanti: chi è il migliore tra Abraham, Immobile e Vlahovic?

Numeri, rendimento ed efficacia stagionale dei tre attaccanti più decisivi di questa Serie A

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Cosa hanno in comune gli attaccanti Tammy Abraham, Ciro Immobile e Dusan Vlahovic? Ben poco, ad eccezione però di quanto siano determinanti per le loro rispettive squadre e, più in generale, in Serie A. Leader offensivi di Roma, Lazio e Fiorentina (prossimamente Juventus), i tre attaccanti rappresentano la massima espressione del ruolo nel nostro campionato pur essendo profondamente diversi per carriera, stile di gioco e caratteristiche.

Numeri, rendimento ed efficacia stagionale di Abraham, Immobile e Vlahovic: chi è il migliore?

Scopriamo, con l’aiuto di qualche dato, il rendimento dei tre giocatori in questa Serie A: punti di contatto, differenze e qualità. L’analisi sarà divisa in tre aree: produzione offensiva, supporto alla manovra, presenza fisica.

Produzione offensiva

Punto di partenza di questa analisi sono le presenze dei tre giocatori nel nostro campionato con i rispettivi minuti giocati:

  • Abraham: 22 presenze (1850 minuti)
  • Immobile: 19 presenze (1631 minuti)
  • Vlahovic: 21 presenze (1857 minuti)

Di seguito le reti segnate dai tre in campionato, sottolineando quelle su azione rispetto a quelle arrivate da calcio piazzato:

  • Abraham: 10 gol (10 su azione)
  • Immobile: 17 gol (14 su azione + 3 rigori)
  • Vlahovic: 17 gol (11 su azione + 5 rigori + 1 punizione)

Immobile e Vlahovic sono a parimerito al primo posto della classifica cannonieri del campionato italiano. Abraham, attualmente quinto, paga anche il prezzo dei quattro legni colpiti in stagione: è il più sfortunato in Serie A.

Andando più in profondità nei dati offensivi è corretto guardare la quantità dei tiri effettuati dai tre calciatori, la precisione degli stessi e la percentuale di conversione a rete.

Tiri totali

  • Abraham: 63 (3° in Serie A)
  • Immobile: 63 (3° in Serie A)
  • Vlahovic: 69 (1° in Serie A)

% tiri in porta

  • Abraham: 36,5%
  • Immobile: 47,6%
  • Vlahovic: 39,1%

Le mappe delle prestazioni

Da dove calciano i tre giocatori e qual è l’esito delle loro conclusioni? Il sito di analisi understat.com fornisce un’interessante Shot Map in cui sono presenti tutti i tiri effettuati da Abraham, Immobile e Vlahovic fin qui in Serie A. I colori rappresentano l’esito finale della conclusione, rispettivamente:

Verde – gol; Giallo – palo/traversa; Blu – parata; Viola – intercetto; Rosso – fuori.

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Dal semplice impatto visivo si evince come tra i tre giocatori Abraham sia quello più incline a calciare dall’interno dell’area di rigore. L’inglese è infatti uno degli attaccanti in Serie A con la minor distanza media di tiro rispetto al portiere avversario (11,8 metri).

Gli exprected goals

Per completare l’analisi sulla produzione offensiva dei tre giocatori è necessario introdurre il parametro degli Expected Goals (xG).

Ma prima, cosa sono gli Expected Goals?

Gli Expected Goals (abbreviati in xG) servono a rappresentare, dandogli un valore numerico, le prestazioni e le potenzialità offensive di una squadra o di un singolo giocatore. Ad ogni occasione da gol è associato un valore numerico generato da una serie di fattori che tengono in considerazione più aspetti: distanza dalla porta, pericolosità della posizione, giocatori presenti ecc. In breve: gli xG sintetizzano potenzialmente quante occasioni da gol un giocatore o una squadra ha avuto in un determinato intervallo temporale.

Analizziamo gli Expected Goals di Abraham, Immobile e Vlahovic; escludendo poi quelli raccolti tramite calcio di rigore, per focalizzarci sui npxG (Non-Penalty Expected Goals).

xG

  • Abraham: 12.1 (3° in Serie A)
  • Immobile: 13.3 (1° in Serie A)
  • Vlahovic: 12.7 (2° in Serie A)

npxG

  • Abraham: 12.1 (1° in Serie A)
  • Immobile: 9.5 (2° in Serie A)
  • Vlahovic: 8.2 (3° in Serie A)

L’eccellenza e l’impatto determinante dei tre attaccanti è certificato dal confronto con tutti gli altri giocatori della Serie A: Abraham, Immobile e Vlahovic dominano la classifica dei tiri, dei gol, della pericolosità offensiva e degli Expected Goals.

Escludendo i calci di rigore si può notare come ad Abraham capitino più occasioni potenziali da rete, l’attaccante inglese però è quello con la capacità di conversione in gol peggiore dei tre: ha segnato 2.1 gol in meno rispetto ai npxG raccolti. Vlahovic e Immobile stanno invece overperformando, rispettivamente +2.8 e +4.5.

Supporto alla manovra

Per giudicare un attaccante è ormai necessario tenere in considerazione tutta una serie di altri fattori, a partire dalla capacità di associarsi con i compagni e di riuscire a creare a sua volta occasioni da rete per gli altri.

Qual è stato il coinvolgimento diretto di Abraham, Immobile e Vlahovic nei gol in campionato delle rispettive squadre? Ecco gli assist realizzati dai tre, tra parentesi il dato degli “assist attesi” o Expected Assist (xA):

  • Abraham: 3 (2.7)
  • Immobile: 2 (1.6)
  • Vlahovic: 2 (1.9)

Oltre ai passaggi che mandano direttamente a rete i compagni però ce ne sono molti altri, magari meno spettacolari, ma spesso altrettanto determinanti. Di seguito la percentuale dei passaggi completati dai tre giocatori, tra parentesi il numero complessivo di quelli riusciti rispetto a quelli tentati:

  • Abraham: 73,9% (315/426)
  • Immobile: 77,6% (409/527)
  • Vlahovic: 69,6% (279/401)

I passaggi possono ovviamente essere più o meno rischiosi e agevolare in maniera differente la costruzione e lo sviluppo della manovra. Da questo punto di vista è fondamentale conoscere l’atteggiamento tattico delle squadre e l’idea di gioco dei rispettivi allenatori. Si può calcolare però la distanza progressiva dei passaggi completati, nello specifico: quanti metri la squadra ha guadagnato grazie ai passaggi di quel determinato calciatore. Di seguito il dato riferito ai tre attaccanti in analisi.

  • Abraham: 1089 metri
  • Immobile: 595 metri
  • Vlahovic: 714 metri

Come detto, il risultato è fortemente influenzato dalle differenti idee di gioco di Mourinho, Sarri e Italiano; ma è una fotografia altrettanto fedele del diverso stile di gioco dei tre attaccanti: molto più verticale Abraham, anche da rifinitore; più incline a ricevere in profondità, piuttosto che innescare, invece Immobile.

Presenza fisica

Chiudiamo questo confronto con tre parametri relativi all’impatto fisico dei tre giocatori e alla loro presenza come terminali offensivi di riferimento per la squadra. Il primo dato riguarda i tocchi di palla effettuati nell’area di rigore avversaria:

  • Abraham: 121 (4° in Serie A)
  • Immobile: 131 (3° in Serie A)
  • Vlahovic: 132 (2° in Serie A)

Anche sotto questo aspetto i tre attaccanti rappresentano l’élite del campionato. Chiudiamo con due dati relativi ai contrasti (vinti/tentati) :

  • Abraham: 17/27
  • Immobile: 2/4
  • Vlahovic: 2/4

e alla percentuale di duelli aerei vinti (vinti/tentati):

  • Abraham: 50% (50/100)
  • Immobile: 24,5% (13/53)
  • Vlahovic: 46,4% (45/97)

Evidente da questo ultimo confronto numerico come Abraham sia molto più incline ai duelli fisici rispetto agli altri due, caratteristica derivante dal suo retaggio inglese e incentivata dal calcio richiesto e proposto da Mourinho. Il numero dei duelli aerei tentati da Immobile, la metà degli altri due, certifica come l’attaccante della Lazio preferisca ricevere il pallone in profondità evitando quasi del tutto la contesa di quelli incerti.

[Tutti i dati, ad eccezione delle Shot Map del già citato Undertstat.com, sono raccolti dal portale fbref.com]

Michele Gioia