A Roma e nel Litorale, scoperto lavoro senza mascherina a contatto con il pubblico: multe al titolare di un CAF e al personale di una lavanderia
Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma volti a verificare il rispetto delle norme per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel centro storico della Capitale e in provincia. Multe per oltre 4mila euro in poche ore a sette attività commerciali tra cui un frequentatissimo CAF di Anzio. I dettagli.
Tra i controlli delle forze dell’ordine che negli ultimi giorni si sono intensificati a seguito delle mutate disposizioni obbligatorie per far fronte all’emergenza epidemiologica, tra Roma e provincia, sul litorale romano tra i comuni di Anzio, Nettuno e Ardea, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito verifiche presso otto attività commerciali e hanno identificato 30 persone elevando una multa salata al titolare di un Patronato – Caf.
All’interno dell’attività, molto frequentata dagli utenti per la necessità delle diverse pratiche effettuate e relative a tasse, lavoro o posizione inps, nei controlli di rito effettuati dai militari e relativi soprattutto alla presenza dei dispositivi di sicurezza anti contagio, e dei cartelli obbligatori da esporre all’ingresso dei locali un riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, al momento di verificare il possesso del green pass di personale e avventori, chi è risultato sprovvisto del certificato verde è stato proprio il titolare, sorpreso a lavorare attivamente a contatto con il pubblico privo di Green Pass.
Ma l’attività commerciale di Anzio non è stata l’unica sanzionata nelle ultime ore dai Carabinieri. Nella zona della Stazione locale dei Carabinieri Roma Madonna del Riposo, i militari hanno infatti hanno eseguito verifiche presso 17 attività commerciali, in quattro delle quali, in particolare due bar, una pizzeria e un’autoscuola – sono stati sanzionati per non aver esposto all’ingresso dei locali un cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente.
Al titolare e ad un dipendente di una lavanderia, che come gli altri negozi non aveva segnalato il limite massimo di capienza del pubblico, è toccata anche una multa per la mancanza dei dispositivi FFP2. Entrambi i soggetti sono stati sorpresi a lavorare senza indossare le mascherine.
In un alimentari-bar della stessa zona è stato poi necessario l’intervento dei Nas di Roma assieme ai Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo. Nell’attività verificata per l’osservanza delle norme anti Covid, è stata anche rilevata una grave inosservanza delle procedure volte a garantire la sicurezza igienica degli alimenti. Il totale delle multe elevate nella zona è stato di oltre 4000 euro.
Ma se da un lato i militari devono controllare il rispetto delle disposizioni e l’uso delle mascherine, e sanzionare duramente i trasgressori di queste regole vitali, dall’altra parte, sconfortano notizie come quelle del maxi sequestro effettuato dai NAS sempre in queste ore, di migliaia di mascherine non conformi destinate ad un’ampia fascia di utenti, tra cui bambini.
Per questo il Comandante dei NAS di Roma Maurizio Santori, ha spiegato, soprattutto ai non addetti ai lavori nel settore medico, come fare per cautelarsi dall’acquisto di mascherina facciali filtranti false e spesso tossiche: “Nella prima emergenza pandemica alcune deroghe hanno concesso la commercializzazione di mascherine prive del marchio CE, ma oggi bisogna orientarsi nell’acquisto di dispositivi certificati, e prediligere, per avere la certezza del rispetto delle norme nella produzione, solo i canali di approvvigionamento certificati”. (Intervista completa nel video servizio in copertina).
Video servizio di Siria Guerrieri
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