Scogli e sabbia per proteggere Ostia: la tecnica e i protagonisti (VIDEO)

Tecnica mista, tra scogli e ripascimento di sabbia, per proteggere e ricostruire la spiaggia di Ostia levante

Pennelli di scogli a T perpendicolari alla linea di costa più deposito di sabbia prelevata alla foce del Tevere per proteggere la spiaggia e le infrastrutture di Ostia levante. E’ questa la tecnica impiegata contro l’erosione marina voluta dalla Regione Lazio e messa in opera da un’azienda specializzata che ha 150 di storia imprenditoriale alle spalle, la Dragaggi Srl.

Tecnica mista, tra scogli e ripascimento di sabbia, per proteggere e ricostruire la spiaggia di Ostia levante

Complici le favorevoli condizioni di mare calmo, procedono a ritmo spedito i lavori per la realizzazione di interventi anti-erosione e di ricostruzione della spiaggia a sud del Canale dei Pescatori, nella zona di Ostia levante. Un’operazione complessa voluta dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici e attuata dall’impresa specializzata Dragaggi Srl. La posa di massi a formare pennelli trasversali alla linea di costa con sulla testata due piccoli bracci paralleli, a forma di T, è completata con il pompaggio a riva di enormi flussi di sabbia prelevata alla foce del Tevere o nei giacimenti marini individuati dagli esperti.

Secondo le parole di Mauro Alessandri, Assessore Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio, si tratta di un progetto sinergico: da una parte si difende la costa, si ricostruisce la spiaggia e nel contempo si liberano le foci dei fiumi dai sedimenti che rappresentano un pericolo per la navigazione e per il corretto deflusso delle acque. Il nostro piano di azione integrata di difesa della costa – sostiene Alessandri – prevede che non ci si limiti al fenomeno più evidente, ma, per sanare il fenomeno più evidente, cioè quello di dare giusto spazio ed espansione ai nostri litorali e ricostruirli, si intervenga anche sugli apporti di sabbia dai fiumi liberando le foci e garantendo un naturale deflusso delle acque. Non ci limitiamo a questo intervento di dragaggio e ripascimento, ma a far rifiorire le opere di difesa rigida esistenti, e programmarne e progettarne delle altre attingendo a ogni tipo di finanziamento. In questa come in altre zone del Lazio, e in tutta Italia si può dire, il ripascimento morbido è sempre più frequente, diventando quasi un intervento di manutenzione ordinaria“.

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Un principio, dunque, sorretto anche dal parere tecnico. A tal proposito il geometra Antonio Luigi Maietti, Funzionario Regione Lazio e Resp. Unico del Procedimento, conferma: “Se c’è la possibilità di adoperare quelle sabbie per i ripascimenti, noi le utilizziamo. Non sempre però questo è possibile perchè dipende dalle caratterizzazione del materiale che andiamo a dragare”.

A mettere in opera il progetto regionale di Ostia levante è la Dragaggi Srl, impresa specializzata in lavori marittimi dalla storia ultracentenaria.  “Siamo arrivati alla quinta generazione dell’impresa di famiglia, e operiamo in tutta Italia con opere di dragaggi scogliere e il nostro core business è il ripascimento degli arenili – riassume l’ing. Stefano Boscolo Cucco, Direttore Tecnico e rappresentante legale de “La Dragaggi srl”Ci distinguiamo perché a livello nazionale abbiamo l’unica draga di tipologia TSHD, che è una particolare draga, come quelle olandesi, solo che è stata progettata e ridefinita per operare in territorio nazionale e quindi anche con fondali a debole pendenza”.

Il mezzo che abbiamo utilizzato qui a Ostia Lido – aggiunge Alessandro Boscolo Cucco, Direttore Operativo ripascimento de La Dragaggi Srl – è la “Gino Cucco”, l’unica draga italiana di tipologia trailing suction hopper dredge (draga a strascico autocaricante, autorefluente ed autopropulsa), che riesce a conferire il materiale attraverso tubazioni fino alla distanza di 4 chilometri. La prima cosa per noi è la sicurezza in cantiere, perchè lavorando in spiaggia abbiamo molti visitatori curiosi che non rispettano la segnaletica di cantiere. Secondo fattore dominante sono le condizioni meteo-marine avverse, che possono ritardare i lavori. Nonostante questo siamo riusciti a consegnare i lavori nei tempi previsti”.

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Tutta l’operazione, ovviamente, avviene anche sotto l’attento monitoraggio della Guardia costiera a tutela dell’equilibrio marino e della corretta esecuzione dei lavori. A proposito della sicurezza della navigazione e della rimozione della barra sabbiosa alla foce del Tevere, il comandante Francesco Babusci, dirigente della Delegazione Mare Ostia, rassicura: “Con l’opera che è stata eseguita, sicuramente ne avremo per un bel po’ di tempo e dunque la sicurezza per quanto riguarda l’ingresso e l’uscita delle navi è garantita. Un resoconto dettagliato da parte della stessa ditta La Dragaggi, ci fornirà anche tutti quanti i fondali che sono presenti ora dopo il dragaggio e il livellamento del fondale”.

La Dragaggi Srl

La Dragaggi s.r.l. è un’importante azienda del Veneziano che opera nel campo marittimo e fluviale-lagunare dall’inizio del secolo scorso, orientata specificatamente in lavori di dragaggio, livellazione fondali, ripascimenti litoranei, formazione e posa di scogliere, bonifiche di canali e porti, costruzioni marittime, vivificazione barene, ripristino ambienti lagunari, banchinamenti e maricoltura. L’azienda ha sede a Marghera (Venezia) ed opera su tutto il territorio nazionale e all’estero. Per far fronte ai “competitor” esteri ed avere mezzi e strumentazioni sempre al passo con i tempi, la società La Dragaggi s.r.l. ha investito in strumentazioni e ricerca, avendo l’esclusività italiana di possedere l’unica TSHD (Trailing suction hopper dredger), draga a strascico autocaricante, autorefluente ed autopropulsa che riesce a conferire il materiale per mezzo di tubazione fino a 4 chilometri di distanza, senza bisogno di stazioni booster intermedie.

Il continuo e costante investimento nella ricerca delle tecnologie più all’avanguardia, ha portato La Dragaggi s.r.l. ad avere dei mezzi unici con peculiarità esclusive in ambito italiano, in grado di svolgere interventi nel ramo marittimo e costiero nella maniera più efficace e duratura. La costante situazione di deficit sedimentario, presente nella maggior parte dei litorali della penisola, ha spinto La Dragaggi s.r.l. a specializzarsi nel prelievo di sabbia in cave marine e nel dragaggio selettivo superficiale con precisione dell’ordine del centimetro.

150 anni di storia

La storia dell’impresa di dragaggi e opere marittime della famiglia Boscolo Cucco di Chioggia inizia intorno al 1870 con un burchio di venticinque metri che svolgeva attività di trasporto misto, da quello dei prodotti agricoli a quello della sabbia, dei mattoni e delle macerie, in quell’ambiente particolarissimo che è la laguna veneta, dove, da tempo immemorabile, i mestieri di terra e di acqua procedono l’uno accanto all’altro.

Verso il 1900, Eugenio Cucco riceve in eredità dal padre il burchio con cui inizia l’attività di sabbionante, cioè di trasporto di sabbia, ghiaia e altro materiale inerte impiegato nell’edilizia e nella realizzazione delle infrastrutture, pur senza abbandonare quella dei trasporti misti. Durante la grande guerra 1915 – 1918, l’imbarcazione venne armata con una mitragliatrice e trasformata così in un battello da difesa che operò alla foce del Piave.

Gino Cucco, figlio di Eugenio, proseguì l’attività del padre con lo stesso burchio, incrementando poi la flotta con l’acquisto di un topo. I tempi stavano cambiando rapidamente e l’avvento del motore portò al definitivo abbandono della vela negli anni intorno al 1950. Cambiano le tecniche di lavoro, i mezzi seguono il processo dell’automazione, le imbarcazioni si ingrandiscono e di conseguenza il “sabbionante” Gino Cucco diventa imprenditore, con la consapevolezza di superare il vecchio, proiettandosi in un futuro complesso e tortuoso.

L’escavazione di sabbia e fanghi è stata una attività indispensabile e connaturata all’ambiente lagunare, in realtà in questi anni di cambiamenti Gino Cucco seppe consolidare nel proprio territorio la sua professionalità: con la costante innovazione della tecnologia della flotta, ebbe modo di affermarsi in ambito dei lavori marittimi e fluviali lungo la costa adriatica e nazionale. Anche per questa ragione la società assume una connotazione di azienda leader nel settore. Un brutto incidente tolse prematuramente la vita a Gino Cucco nel 1985.

Lo Speciale su Canale 10

Sabato 22 gennaio, alle ore 14.00, alle 18.30 e alle 20.45 andrà in onda su Canale 10 (canale 19 del digitale terrestre) uno speciale dedicato alle operazioni di difesa e ricostruzione della costa di Ostia levante.

Servizio video di Fausto Trombetta.

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