La donna era vittima da anni di violenze da parte del marito ma non aveva mai denunciato il consorte
Anzio: un vero e proprio incubo che solo per puro caso non è finito in tragedia. Una donna di 48 anni è viva per miracolo dopo essere stata accoltellata ieri, in modo violentissimo dal marito 60 enne, che è stato arrestato.
Botte e soprusi che andavano avanti da anni nella loro casa, anche in presenza del figlio della coppia. Nell’ultimo episodio il marito la ha colpita con un fendente alla gola, e la donna si è salvata solo perché ha avuto la reattività di indietreggiare all’ultimo istante col busto.
La donna è stata portata al Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti Anzio Nettuno mentre il marito, 60 anni, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Anzio intervenuti seguendo il protocollo “Scudo”, quello che le forze dell’ordine attivano nei casi di maltrattamenti in famiglia e contro la violenza di genere.
Una procedura che vede coinvolte, nella fattispecie, Polizia di Stato e Carabinieri tramite il Sistema informativo di coordinamento interforze che permette di sapere se le vittime di violenza hanno già chiesto soccorso in precedenti occasioni anche in assenza di denuncia o querela.
Questo è il caso di questa signora di Anzio, che nonostante le perduranti violenze non aveva mai denunciato il marito.
L’uomo, che svolge lavori salutari, ancora una volta si era dato all’alcol e per un nonnulla la discussione fra i due è terminata nella violenta lite in una lite con il sessantenne che la ha attaccata col coltello alla giugulare furia contro la moglie e lei che come detto si salva per miracolo schivando parzialmente il colpo per pochissimi millimetri.
Insomma, una questione di dettagli minimi tra la vita e la morte. Gli agenti, allertati da qualcuno che aveva lanciato l’allarme, sapevano già, proprio grazie al “protocollo Scudo”, che stavano andando in una casa di persone dove già c’erano state vittime di violenza, con gli uomini del commissariato polizia di Anzio che sono entrati in azione in base al protocollo da “codice rosso”, quello a tutela delle vittime da violenze domestiche.
Infatti anche l’anno scorso, la donna era stata picchiata dal marito, che le aveva procurato gravissime lesioni e causato un ricovero di 20 giorni, il tempo di prognosi per cui il reato si può perseguire solo su querela di parte che però la donna non aveva presentato come accaduto in varie altre occasioni.
Ma qua è entrato in azione la banca dati del protocollo “Scudo”: creata a marzo 2021, con gli agenti che all’atto dell’intervento possono verificare anche tramite tablet se si tratta di comportamento abituali in quella determinata famiglia.
A questo punto il marito aggressore è stato arrestato mentre veniva allertata l’ambulanza del 118 per il trasporto della donna all’ospedale ed i medici l’hanno soccorsa, tamponando la ferita alla gola e verificando la gravità delle lesioni riportate, per fortuna non tali da metterla in pericolo di vita, tanto che la vittima dopo alcune ore è potuta tornare a casa.
Il marito, invece, è stato posto in stato di fermo e poi è stato come detto disposto l’arresto a seguito dell’interrogatorio in commissariato. Provvedimento convalidato ieri dal Giudice per le Indagini preliminari di Velletri, su richiesta della Procura. L’aggressore è stato poi trasferito nel carcere di Frosinone, in quanto non c’erano più posti disponibili in quello di Velletri.
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