Roma, orecchie tagliate per partecipare ad una manifestazione canina con certificato falso del veterinario
Roma: per i proprietari dei due American Bully, che avevano fatto tagliare le orecchie ai propri cani per “motivi estetici” è arrivata nelle ultime ore la condanna a sei mesi di reclusione. I dettagli.
I due proprietari dei cani di razza American Bully, erano stati denunciati per maltrattamento e per falso nel 2018 dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Roma. Le denuncia era scattata a seguito di controlli svolti durante una manifestazione canina che si è svolta a Roma nell’ambito dell’operazione Dirty Beauty (Bellezza sporca), e condotta dagli agenti dell’Oipa della Capitale.
Ai due cani erano stati tagliati i padiglioni auricolari per farli ammettere al concorso, ed erano stati esibiti certificati veterinari che giustificavano la mutilazione per motivi di salute degli animali.
Il certificato, che si era poi rivelato un falso, era stato rilasciato a nome di un veterinario di Roma completamente estraneo ai fatti, il quale ha sporto querela nei confronti dei responsabili.
Ma nel corso di quella manifestazione in realtà, le denunce effettuate da Oipa di Roma Capitale furono sette:
“Al nostro arrivo molti proprietari dei cani, evidentemente fuorilegge, si sono dati alla fuga – ha dichiarato Claudio Locuratolo, coordinatore provinciale delle guardie zoofile Oipa di Roma e provincia -. Ora abbiamo le prime due condanne. I molti controlli delle nostre guardie zoofile a livello nazionale hanno portato a oltre settanta denunce all’autorità giudiziaria, anche nei confronti di veterinari”.
Dopo la denuncia per maltrattamento e per falso nel 2018, è infatti arrivata nelle ultime ore, la condanna a sei mesi di reclusione per i due proprietari che avevano fatto mutilare delle orecchie i propri cani per motivi esclusivamente estetici. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Torino, città dove all’epoca dei fatti i due risiedevano. La condanna a un anno di reclusione è stata ridotta a sei mesi per il patteggiamento dei due condannati.
Il taglio della coda e delle orecchie dei cani di alcune razze a fini estetici, oltre che dolorosa per l’animale, è una pratica illegale. Le mutilazioni per fini estetici sono vietate dalla Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo del 13 novembre 1987, ratificata dall’Italia con la legge n. 201/2010.
In particolare, le mutilazioni di coda (caudotomia) e orecchie (conchectomia) configurano il reato di maltrattamento punito dall’art. 544 ter del Codice penale, che prevede fino a 18 mesi di reclusione e una multa fino a 30 mila euro.
“Ritengo che le Federazioni nazionali ed internazionali per la cinofilia dovrebbero assumere posizioni più severe ed escludere dalle manifestazioni cani mutilati e gli Ordini dei medici veterinari dovrebbero essere meno indulgenti nei confronti dei propri iscritti – ha concluso Locuratolo”.
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