Cerveteri, confermato lo stati di agitazione. Paciocca: "I dipendenti pubblici di Cerveteri hanno fornito all'Ente pluslavoro senza un progetto, né una chance di carriera"
Cerveteri: l’Ente risente da tempo di una fortissima carenza di organico, e a colmare la situazione non giova nemmeno la recente approvazione del Comune della modifica del Regolamento per le Progressioni economiche, che ne preclude la possibilità per chi è arrivato da meno di due anni nell’ente per processi di mobilità. Sulla questione insorge la Cisl Fp che nei primi giorni di gennaio, ha richiesto la conciliazione al Prefetto di Roma e la revoca in autotutela. I dettagli.
la CISL FP di Roma Capitale e Rieti conferma lo stato di agitazione precedentemente proclamato e chiede al Prefetto di Roma, il tentativo di conciliazione. L’immediata riapertura della contrattazione con tutte le rappresentanze sindacali e la revoca in autotutela, sono invece le richieste arrivate al Comune di Cerveteri in una nota partita dalla sigla sindacale il 5 gennaio scorso. L’obiettivo, per il bene degli impiegati, è ora quello di trovare la giusta mediazione e la ricerca del massimo consenso possibile tra le parti sociali.
Conciliazione, riapertura della contrattazione e revoca in autotutela della deliberazione della Giunta Comunale di Cerveteri n.174 del 29/12/2021. Sono queste le richieste dalla Cisl FP di Roma Capitale e Rieti, nel testo della lettera inviata negli ultimi giorni alla Comm. di Garanzia per lo Sciopero, al Sindaco del Comune di Cerveteri e componenti della Giunta Comunale, all’Ispett. della Funzione Pubblica e al Segr. Generale e vice segretario del Comune di Cerveteri e al Pres. della Delegazione Trattante e al Dirigente alle Risorse Umane.
La ragione chiaramente palesata, è quella di riprendere e verificare quelle che sono state definite come “una serie di numerose, illegittimità circa le procedure adottate dal Comune di Cerveteri per la contrattazione sula modifica dei criteri per le progressioni economiche orizzontali”, criteri per altro contenuti nell’accordo già sottoscritto con le parti sociali in data 22 dicembre 2020.
“Riteniamo utile evidenziare che le procedure adottate dal Vice Segretario, richiedendo il parere definitivo e la sottoscrizione dell’accordo da parte delle rappresentanze sindacali tramite una semplice mail, a nostro giudizio, risultano totalmente illegittime ed in contrasto con le norme della contrattazione nazionale ed integrativa di ente attualmente vigenti sulle modalità di convocazione e di accordo finalizzate alla contrattazione con le parti sociali – spiega la nota della Cisl FP del 5 gennaio scorso”.
Ma è in riferimento alla sottoscrizione di un accordo con una sola sigla sindacale, che è nata la querelle delle ultime ore:
“Una sigla evidentemente minoritaria a livello di rappresentatività nell’ente, tanto più che le sigle sindacali FP CGIL, FP CISL e CSA nonché la RSU, hanno espresso la loro contrarietà a tale modifica – spiega la nota della Cisl FP – che fa poi menzione e richiamo della necessità, per le amministrazioni pubbliche, di seguire il principio generale del raggiungimento del maggior consenso possibile la cui valutazione, di natura politica, pur rientrando nella discrezionalità dell’ente, deve tener conto del grado di rappresentatività locale delle sigle ammesse alle trattative, ma soprattutto che il maggior numero possibile delle stesse acconsentano alla stipulazione dell’accordo”.
Una discussione sulla quale la Cisl FP non sente utile doversi soffermare a lungo anche alla luce di una serie di azioni impegnative, tra cui quella della costruzione condivisa del contratto del comparto Funzioni Locali, e nella preparazione di uno strutturato confronto di emendamenti per la Riforma della Legge quadro della Polizia Locale.
“Risulta alquanto deludente oziare, ulteriormente, su questa querelle con un’altra sigla sindacale, visto che la interlocuzione sta nei ranghi della Amministrazione e non tra le parti sociali. Non vogliamo assolutamente che venga sminuito uno “stato di agitazione” del personale, che rivela un profondo ed insopportabile disagio tra i dipendenti – ha spiegato Raffaele Paciocca Dirigente Cisl FP -. In questo Ente vi è una fortissima carenza di organico, a cui non è stata mai data una risposta rapida e celere come quella per la modifica del Regolamento per le Progressioni economiche. Sbalordisce la rapidità, con cui la Giunta ha approvato una modifica regolamentare, una solerzia che, a nostro parere, si colloca al margine della liceità giuridica e sulla quale possiamo chiedere un sindacato di conformità al Giudice Ordinario in veste di Giudice del Lavoro.
L’improvvisa “rapidità”, sottolineata dal dirigente Cisl Fp, fa invece a botte con uno stato di inerzia, annuale dell’Ente, e con cui ha affrontato tematiche di valorizzazione del personale, dalla verticalizzazione alle procedure di progressione o formazione:
“Altro dato di fatto, oggettivo, è il plus-lavoro che i dipendenti pubblici di Cerveteri hanno fornito all’Ente senza un reale piano industriale che prospettasse una visione, un progetto, una chance di carriera. Senza dubbio di essere smentiti – ha concluso Paciocca – questa disattenzione ha cagionato e rischia di incentivare ulteriori fughe dall’Ente”.
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