Regione Lazio: “Se il test Covid antigenico è positivo non serve il molecolare”

Contagi in crescita esponenziale: la Regione Lazio emette ordinanza sul ricorso ai test per la diagnosi di positività

test-rapidi

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato una nuova ordinanza per la prevenzione e la gestione dell’emergenza da COVID-19 e in particolare sull’uso del test antigenico rapido e di quello molecolare, e sugli accessi di parenti e amici di ricoverati nelle strutture sanitarie.

Contagi in crescita esponenziale: la Regione Lazio emette ordinanza sul ricorso ai test per la diagnosi di positività

«Considerato il costante aumento della incidenza di nuove infezioni, attualmente corrispondente nel Lazio a 374,27 soggetti positivi per 100.000 abitanti, e al conseguente accrescimento dei casi positivi tra i cittadini della nostra regione, abbiamo voluto recepire immediatamente le normative appena decise dal Governo, sottolineando alcuni punti essenziali. Primo fra questi il test antigenico rapido, se positivo, non deve essere confermato dal test molecolare che viene effettuato solo su richiesta del medico in base alla valutazione dei sintomi. L’accesso alle strutture sanitarie, dagli ospedali alle case di cura, è consentito solo con le due dosi di vaccino e la dose booster, dunque con il Super Green Pass. Per quanto riguarda la quarantena restano vigenti le norme attuali, in attesa che quanto stabilito ieri sera dal Governo diventi legge», spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Nello specifico l’ordinanza prevede che: per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 un test antigenico positivo non necessiti di conferma con test RT-PCR (molecolare) per la definizione di caso confermato COVID-19 secondo quanto stabilito dalla Circolare del Ministero della Salute 11.08.2021 e conseguente disposizione di isolamento; e che un test antigenico negativo in soggetti sintomatici necessiterà di conferma con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni o con metodica RT-PCR (molecolare), esclusivamente sulla base della valutazione clinica (p.es presenza e gravità dei sintomi) ed epidemiologica del caso; il test antigenico potrà essere utilizzato per la valutazione del termine dell’isolamento di un caso confermato COVID-19, ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia; l’utilizzo del test antigenico nei soggetti contatti dei casi positivi per la valutazione del termine della quarantena ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia; tutti i soggetti autorizzati alla esecuzione di test antigenici (es. Farmacie, Laboratori) dovranno garantire, anche in considerazione di quanto sopra evidenziato, l’inserimento dei dati relativi ai test antigenici rapidi nei sistemi informatici regionali, al fine di permettere la tempestiva presa in carico dei casi positivi.

Le attività di presa in carico e tracciamento dovranno essere prioritariamente orientate alla valutazione clinica ed epidemiologica dei seguenti casi: Persone a rischio aumentato di forme gravi di COVID-19, incluse le persone non vaccinate; Persone che vivono, lavorano, visitano o offrono servizi a persone ad elevato rischio di forme gravi di COVID-19; Persone (contatti) che vivono insieme o che forniscono assistenza al caso positivo; Persone che vivono, lavorano o visitano comunità chiuse, ambienti lavorativi affollati o eventi/contesti ad alto rischio di estesa diffusione virale; Focolai o cluster già conosciuti.

L’ordinanza infine prevede che le Aziende Sanitarie Locali (ASL) del Lazio diano seguito alle indicazioni previste attraverso le opportune attività di tracciamento e l’estensione per l’accesso alle strutture sanitarie (es. Ospedali, Case di Cura, Ambulatori, etc…) del Super green pass, ovvero con doppia dose di vaccino e dose booster.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.