Ostia: la rete di solidarietà che ha salvato Antonietta (VIDEO)

Una storia a lieto fine, avvenuta poche ore fa', che fa riflettere sull'importanza della solidarietà e del volontariato.

L’immagine di questa donna che si rifugia infreddolita e confusa sulle scale di un condominio, per trovare riparo dal freddo, fa tornare attuale il dramma dei più fragili e dei senzatetto ormai sempre più impellente nel Decimo Municipio.

Antonietta, il nome è di fantasia, si era persa, non ricordava più come tornare a casa ed è riuscita a ritrovare la sua famiglia grazie al buon cuore di alcuni residenti che le hanno dato conforto e poi, attraverso un tam tam sui social hanno rintracciato i suoi cari.

Una storia a lieto fine, avvenuta poche ore fa’, che fa riflettere sull’importanza della solidarietà e del volontariato.

“I cittadini di Ostia sono stati meravigliosi. – racconta Stefano Di Tomassi, segretario Commissione Cultura della Prefettura di OstiaHanno attuato un tam tam sui social, come fanno spesso, e poi hanno aiutato questa signora che si era persa. Si è attivato il comitato di quartiere e si è attivata la famiglia che è venuta a prendere Antonietta. Quindi è importante che ci sia questa rete informativa. La Chiesa si sta muovendo tantissimo perché quando la società è in crisi è bene che le persone che hanno una Fede si rimbocchino le maniche. Ci sono tante persone attive, a cominciare dal prefetto e parroco di riferimento di Ostia Don Roberto Visier, che si è messo insieme agli altri parroci e stanno costituendo una rete e delle commissioni. Non è più possibile aspettare che la politica si metta d’accordo sulle iniziative. La gente si deve muovere, i cristiani devono dare il buon esempio, devono rimboccarsi le maniche e devono formare una rete. Quella rete che poi ci fa tanto pensare alla rete che gettava Gesù nel mare“.

In questo tempo di Natale che dovrebbe essere un momento per aprire il cuore, dobbiamo agire insieme.  – aggiunge Don Roberto Visier, prefetto della Diocesi di OstiaLe parrocchie ma anche i fedeli, che sono parte delle parrocchie, sono chiamati a rendersi più corresponsabili in tutto quello che riguarda l’agire nella società per dare una luce di speranza vera: la luce di Gesù la luce che Gesù è venuto a portarci“.

Intanto alcuni conoscenti di Antonietta fanno sapere che la signora, sola e senza figli, è ancora in attesa da luglio 2020 di un tutore e che a questo proposito si appella alle istituzioni per trovare una soluzione.

Servizio di Giorgia Perla

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