I bimbi romani inviano letterine a Babbo Natale con Poste Italiane: quest'anno anche premure per lui legate al Covid, come quelle di Beatrice: "Hai fatto il tampone?"
Fiumicino: una tradizione che si rinnova ogni anno, quella delle letterine per Babbo Natale che i bambini romani affidano a Poste Italiane con all’interno desideri su giocattoli da ricevere sotto l’albero e sogni anche su cose immateriali, ma anche più preziose per questo. In un altro anno difficile per l’emergenza sanitaria, tra le parole dei piccoli, anche tanti teneri pensieri e premure sulla salute sono rivolte a Santa Claus.
Anche quest’anno sono migliaia le letterine natalizie intercettate nel circuito di Poste Italiane e gestite dal Centro di Smistamento Complesso di Fiumicino. Desideri e speranze che i più piccolini tra i bambini romani, affidano a Poste perché arrivino con certezza e puntualità a questo straordinario e generoso personaggio immaginario che è Babbo Natale.
Tutte rigorosamente scritte a mano e ricche di disegni fatti con amore, le letterine imbustate con tanto di indirizzo fantasioso e destinazione “Via delle Renne al Polo Nord”, vengono ogni anno intercettate e raccolte da chi si occupa della lavorazione della corrispondenza e dei pacchi provenienti da e verso i centri di distribuzione di Roma e del Lazio.
E in queste letterine, che rivelano sempre la magia che appartiene ai bambini ancor più che a Babbo Natale, insieme alle classiche liste di regali, sempre molto lunghe e variegate, i piccoli non mancano mai di dedicare molta attenzione anche ai loro coetanei meno fortunati, ai poveri ma anche all’ambiente.
Immancabili purtroppo anche quest’anno, sono stati i riferimenti all’emergenza pandemica sanitaria, alle speranze e alle preoccupazioni esplicitate in formule semplici e ingenue ma anche spiazzanti per la loro efficacia comunicativa che arriva dritta al cuore. Eccone alcuni:
“Caro Babbo natale, ai fatto il tampone?” chiede ad esempio preoccupato il bambino che si firma Io e Alessia, aggiungendo che “Se non l’ai fatto stai tranquillo ti lasciamo un cotton fioc, una mascherina, una amuchina e latte e biscotti. Io e alessia per natale vorremmo ….”.
“Babbo Natale, tu hai il Green Pass?”, domanda Mattia che prosegue fornendo comunque una soluzione pragmatica a garanzia della speciale consegna: “Te lo chiedo perché come saprai è obbligatorio per fare quasi tutto, ma se hai problemi quando passi a casa mia quest’anno puoi lasciare i regali fuori la porta e poi ci penso io”.
Beatrice s’informa delle condizioni di salute di Santa Claus e gli suggerisce consigli e prudenza: “Ti voglio un mondo di bene e sono preoccupata per te. Stai bene? C’è il Covid dove vivi tu? Quando scendi devi stare attento. Se arrivi prima a casa mia ti lascio la mascherina così ti proteggi. Mi raccomando copriti e non prendere freddo altrimenti ti raffreddi”.
Poi come sempre, sono tanti i pensieri rivolti agli amichetti meno fortunati, e in genere per coloro che vivono in condizioni di povertà. Monia, per i suoi regali si affida completamente a Babbo Natale:
“Per i regali fai tu, quest’anno so che è un anno particolare e che non ci sono molti soldi, quindi sentiti libero di portare quello che vuoi, mi accontento del pensiero. Porta un gioco anche alla mia compagna di scuola Martina che è un po’ povera”.
Carlo invece chiede di portare “un regalo ai senza tetto e a tutti i poveri, grandi e piccoli come me”.
Giak invita il panciuto dalla barba bianca a portare “Un bacio al mio bisnonno e alla mia bisnonna e ai bambini poveri e malati vorei dargli 50 euro a tutti”
Alexei invece si rivolge a Santa Claus in modo molto rispettoso e, per garantirsi la certezza della consegna dei doni richiesti, aggiunge una autorevole ‘certificazione’: “Gentile Babbo Natale, i miei genitori ritengono che i miei comportamenti siano stati adeguati. Pertanto mi piacerebbe ricevere un po’ di regali: un biliardino, la tuta da allenamento della A:S: Roma.”
A proposito di bilanci di fine anno, Elisa ammette qualche comportamento sopra le righe ma solamente come giustificata reazione:
“Se qualche volta faccio i dispetti a mio fratello è solo per difendermi. Io sono una bimba bravissima e perciò ti chiedo questi regali”.
Arianna invece chiede a Babbo Natale se è stata brava, con tanto di caselle da barrare “sì”, “no” e “così così”, accompagnate dal monito “scegli attentamente!”.
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