Grande colpo inferto all’illegalità a pochi giorni dal Natale da parte della Guardia Costiera di Civitavecchia con la complessa operazione denominata “Atlantide”, nell’ambito delle attività di controllo della filiera della pesca con annessa tracciabilità dei prodotti, a difesa dell’ecosistema ittico e dei consumatori.
Il bilancio complessivo dell’operazione denominata “Atlantide” ha portato alla confisca di oltre 6 tonnellate di prodotti ittici e all’elevazione di sanzioni amministrative per circa 42 mila Euro
Il bilancio complessivo ispettiva parla di oltre 6 tonnellate di pescato sequestrato con l’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di circa 42 mila Euro.
La vigilanza contro la pesca di frodo del riccio di mare, in particolare, ha portato i militari ad individuare e sanzionare 8 pescatori subacquei abusivi, provenienti dalla Sicilia e dalla Puglia, fermati sul litorale dei comuni di Santa Marinella e Tarquinia dopo appostamenti lunghissimi, durati svariate ore.
In questo caso oltre all’attrezzatura utilizzata, sono stati confiscati oltre 15mila esemplari di riccio di mare che, ancora vivi e sono stati ributtati in mare e restituiti quindi al loro habitat naturale. L’attività ha portato all’emanazione di 16 sanzioni amministrative nei confronti dei pescatori, per un totale di 39 mila Euro.
La Capitaneria ha inoltre allargato il suo raggio di azione anche sui territori interni, con verifiche estese fino alle province di Viterbo e Terni.
Proprio in uno di questi controlli, a Montefiascone, in provincia di Viterbo, all’interno di un centro di trasformazione e commercio all’ingrosso di prodotti ittici, i militari hanno proceduto a sequestrare oltre 15mila confezioni di prodotti ittici vari, per un totale di circa 5 tonnellate, perché scaduti o di provenienza ignota e quindi non vendibili.
Il tutto è stato portato avanti a contrasto del rischio a cui è esposto il cliente finale e sono stati effettuati rilievi anche presso diverse altre attività commerciali di vendita sia all’ingrosso che al dettaglio di prodotti ittici, controllati anche punti di sbarco, pescatori non professionali e pescatori. I militari hanno riscontrato diverse irregolarità, in particolare inerenti la presenza di grandi quantità di pesce scaduto o dove mancavano le necessarie informazioni in materia di tracciabilità ed etichettatura oppure è stata sanzionata la pesca di specie ittiche oltre il limite consentito dalla legge.
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Santa Marinella, pescano illegalmente 5000 ricci di mare: multati