È precipitato nell’auto in un fosso da un’altezza di quasi quattro metri e, per estrarlo dalle lamiere, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. L’automobilista, un uomo di 69 anni, ha riportato gravi lesioni ed è ricoverato in codice rosso in ospedale.
Un automobilista perde il controllo dell’auto e precipita in un fosso. Operazioni complesse per il soccorso e strada chiusa
È la cronaca di quanto accaduto oggi, lunedì 20 dicembre, poco prima delle ore 16.00 in via Agostino Chigi, in prossimità dell’incrocio con via di Castelfusano. Un uomo 69enne alla guida di una Fiat Bravo ha perso il controllo della vettura ed è finito nel canalone che fiancheggia la strada e la ferrovia Roma-Lido.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto il ferito per agevolare i soccorsi da parte dell’equipaggio di un’ambulanza Ares 118. L’uomo ha riportato gravi lesioni ed è stato trasportato al Campus Biomedico Laurentina per indisponibilità di posti letto all’ospedale Grassi.
La Polizia locale, che si è occupata dei rilievi stradali, ha chiuso via Chigi per circa due ore. Notevoli i disagi per gli automobilisti che sono rimasti imprigionati in un quadrante nel quale si conta la chiusura di un tratto di via del Fosso di Dragoncello e di via dei Pescatori.
La testimonianza
L’incidente si è verificato alla presenza di un automobilista, Massimiliano Mambor, che ha raccontato la drammatica esperienza in un post social che riportiamo integralmente. “Erano le 15.50. Un esperienza veramente da brividi, era l’auto davanti alla mia su via Agostino Chigi. L’ho vista sbandare all’improvviso sulla destra e scomparire nel vuoto del viadotto . Ho temuto subito il peggio, sapevo che da lì era un bel salto nel vuoto. Ho inchiodato ed accostato, sperando di non trovarmi difronte ad una scena drammatica . Mentre mi precipitavo nello scosceso dirupo chiamavo il 118. Arrivato in fondo ho trovato una Fiat grigia riversa su un fianco. Da come era ridotta in ogni punto si vedeva che aveva più volte girato su se stessa. Fuori parecchi pezzi sparsi e solo la voce di un autoradio provenire dall’interno. Mi sono sporto da un finestrino in frantumi e li finalmente ho notato il conducente riverso tra i sedili divelti. Un signore sulla settantina, era lucido e mostrava in maniera evidente, oltre ad un normale stato di shock, solo una epistasi ed una mano ferita fortunatamente. Una delle due gambe era invece incastrata tra i sedili. Richiamavo di nuovo i soccorsi per richiedere anche l’intervento dei vigili del fuoco, era evidente che sarebbe stato difficoltoso aprire l’abitacolo. Ho chiesto se fosse solo in auto ricevendo conferma. L’ho invitato poi a muoversi il meno possibile e con un un piccolo dialogo per farlo restare lucido gli ho chiesto se la causa della perdita di controllo del mezzo fosse un malore ma lo stesso mi spiegava di essere stato abbagliato dal sole che in quel punto a quell’ora effettivamente crea disturbo alla vista. Mi hanno poi raggiunto subito anche altri automobilisti di transito a sincerarsi dello stato di salute dello sfortunato guidatore. I soccorsi sono stati rapidissimi nel giungere e molto veloci dall’estrarre l’uomo dal veicolo non comunque senza difficoltà e ricorrendo alla sega circolare per tagliare le lamiere ed accedere all’interno dell’abitacolo. È stato un sollievo poterlo salutare dopo che messo in sicurezza sulla barella, veniva accompagnato dai sanitari per il trasporto in ospedale. Una cosa comunque è certa in quel punto non vi è assolutamente nessuna sicurezza di contenimento stradale ai bordi del viadotto sufficiente a rallentare la sbandata di un veicolo ed evitare il peggio, cosa che fortunatamente solo un miracolo ha scongiurato oggi“.
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Strade pericolose: i cittadini denunciano le condizioni di via Agostino Chigi (VIDEO)
