L'ordinanza scatterà dalla mezzanotte di giovedì prossimo, 23 dicembre e durerà per un mese. Particolare attenzione al personale sanitario, che dovrà sottoporsi a tampone ogni 10 giorni
Come vi avevamo preannunciato nell’articolo di ieri (leggi qui), il Presidente della Regione Nicola Zingaretti ha firmato nella giornata di oggi, 20 dicembre, l’ordinanza che imporrà per un mese, fino al 23 gennaio 2022, l’obbligo di utilizzo della mascherina all’aperto in tutto il Lazio da giovedì prossimo, 23 dicembre.
Queste le parole di Zingaretti dopo l’emanazione del provvedimento: “Stiamo tenendo alta la guardia e come in passato stiamo anticipando il virus, ho firmato l’ordinanza che prevede l’obbligo di mascherine all’aperto nella regione Lazio. Si tratta di una misura precauzionale ma essenziale per la salvaguardia della nostra salute e quella dei nostri cari in un momento come questo”. Anche questa volta – afferma Zingaretti – stiamo tenendo alta la guardia e come in passato stiamo anticipando il virus”.
Nel dettaglio, ecco cosa prevede l’ordinanza: “A decorrere dalle 00:00 del 23 dicembre 2021 e fino alle 24:00 del 23 gennaio 2022 è disposto l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina di protezione individuale nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata, ferme restando le disposizioni vigenti in materia di Certificazione Verde Covid-19”.
Sono queste, infine, le categorie esentate dall’obbligo di indossare la mascherina all’aperto: “Non dovranno indossarla i bambini con età inferiore a sei anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e chi svolgerà all’aperto attività motorie e/o sportive”.
Una particolare attenzione, la Regione Lazio nell’ordinanza firmata in serata, la dedica al personale sanitario, che dovrà sottoporsi al tampone ogni 10 giorni: “Per tutta la durata dell’ordinanza è disposto l’aumento della frequenza dello screening del personale sanitario e sociosanitario operante nelle strutture sanitarie, pubbliche e private prevedendo l’esecuzione di un test con periodicità non superiore ai 10 giorni, al fine di intercettare tempestivamente eventuali casi positivi, fermi restando gli ulteriori obblighi previsti dalla stratificazione del rischio in capo all’Azienda sanitaria o Struttura sanitaria”.
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