La ripartenza del tritovagliatore dei rifiuti ad Ostia Antica sta scatenando un mare di polemiche soprattutto per le preoccupazioni legate al rischio sanitario.
La ripartenza del tritovagliatore dei rifiuti ad Ostia Antica sta scatenando un mare di polemiche soprattutto per le preoccupazioni legate al rischio sanitario. A tal proposito, Evoluzione Civica ha inviato un esposto alla Procura di Roma, al Nucleo Operativo Ecologico e alla Asl per la costruzione di una griglia per lo scolo: “Ciò vuol dire – scrive Paula de Jesus di Evoluzione Civica – che il tritovagliatore ha operato sempre fuori norma, peraltro anche in periodo Covid”.
“Si riapre un impianto che avevano promesso che non avrebbero mai aperto – continua De Jesus – Nessuno, nemmeno Mario Falconi, che oltre ad essere neo Presidente del Municipio X è anche medico, chiarisce quanto da noi denunciato nei giorni scorsi e che riguarda questioni di salute pubblica che sono sempre inderogabili e primarie”.
“Avevamo chiesto chiarimenti urgenti sulla costruzione di una griglia per lo scolo, per cui vuol dire che, come da noi affermato, il tritovagliatore ha sempre operato fuori norma, per altro anche in periodo di Covid-19, cosa gravissima. Peraltro ad oggi non risultano analisi e dati sui micro organismi, le polveri sottili e i batteri una volta messo in funzione”.
Nella giornata di ieri, Valentina Prodon, Assessore all’Ambiente del X Municipio e Valentina Scarfagna Presidente della Commissione Ambiente X Municipio il sopralluogo presso la sede Ama di viale dei Romagnoli, dove è posto il tritovagliatore destinato alla lavorazione dei rifiuti indifferenziati del Decimo Municipio.
Le due hanno rilasciato dichiarazioni rassicuranti: “Ci è stato garantito il corretto svolgimento delle operazioni di tritovagliatura nel rispetto delle norme, condizioni indispensabili per l’obiettivo comune di salvaguardia dell’ambiente, dei cittadini e dei lavoratori coinvolti. Abbiamo potuto appurare che sono state previste ulteriori accortezze per garantire un’adeguata qualità dell’aria e degli ambienti circostanti al termine di ogni giornata di lavoro”.
Queste dichiarazioni però non convincono Paula de Jesus che su un post su Facebook ribatte: “Rimangono aperte alcune questioni. Il tritovagliatore si trova a meno di 500 metri da una scuola e campi agricoli, cosa vietata dalla legge.
Gli “ulteriori provvedimenti per la qualità dell’aria”, se l’italiano non mi inganna, vuol dire che ancora non ci sono e che fino ad oggi si è operato in modo illegittimo se non illegale e che dunque non può essere ora messo in funzione”.
“Avete ottenuto i riscontri delle polveri sottili, micro organismi e batteri? Se sì, potete renderli pubblici o qui si fa come quelli di prima tutto secondo un atto di fede? Le rassicurazioni si fanno con carte alla mano. Così siamo soddisfatti anche noi cittadini”, conclude De Jesus.
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